Usa e Russia quando vogliono vanno a braccetto

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714664259Di Salvo Barbagallo

Si apprende una notizia che, a nostro avviso, deve essere considerata veramente positiva, anche se l’informazione arriva con appena diciassette anni di ritardo ed è passata pressoché inosservata: scienziati russi e americani hanno collaborato in stretto contatto e in segreto per 17 anni per rimuovere centinaia di chili di plutonio e uranio altamente arricchito, sufficiente a costruire una decina di armi nucleari. La “notizia” l’ha fornita il “New York Times” dopo la pubblicazione di un rapporto del “Centro Belfer per la Scienza e gli Affari internazionali” di Harvard.

Il rapporto del “Centro Belfer” racconta di un’operazione segreta di ripulitura di un sito in Kazakistan costata 150 milioni di dollari, pagata in gran parte dagli Usa: la preoccupazione di Washington e Mosca era che terroristi potessero impadronirsi del materiale nucleare per la fabbricazione di ‘bombe sporche. Se i terroristi avessero scoperto il materiale fissile e se ne fossero impadroniti, avrebbero potuto usarlo per attentati. Il plutonio e uranio altamente arricchito, rivela il rapporto del “Centro Belfer”, e’ stato rimosso dal sito. Il pericoloso era stato abbandonato in un labirinto di tunnel sotterranei della base. Nel corso dell’operazione di ripulitura i droni americani hanno sorvolato il sito per controllare l’eventuale presenza di intrusi, mentre colate di cemento armato venivano versate nelle gallerie. Tra le rivelazioni del rapporto anche la circostanza che gli scienziati sovietici che avevano proceduto ai test nucleari avevano lasciato componenti che avrebbero potuto essere utilizzati per costruire non solo una bomba sporca, ma anche un “dispositivo nucleare relativamente sofisticato”.

Siegfried S. Hecker, ex direttore della Los Alamos National Laboratory, ha descritto il suo stupore quando ebbe modo di visitare la base in Kazakistan la prima volta nel 1998: “Conteneva materiale nucleare in forma ragionevolmente concentrata, che si poteva raccogliere facilmente, aperto a chiunque“.

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