Politica, tutti in tilt per l’afa nordafricana

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manifestazione--pdl-a-brescia-contestazioniDi Salvo Barbagallo

Il servizio Meteo ha preannunciato da oggi la settimana più calda di questa estate per l’Italia, con temperature che potranno toccare (e forse superare) i 40 gradi. Una settimana di fuoco. Ma non è soltanto l’Anticiclone Nordafricano che sta accaldando gli animi. Già da giovedì, primo giorno di agosto, c’è un clima mutato nel nostro Paese, dall’attimo in cui (alle ore 19.40) i giudici della Corte di Cassazione hanno emesso la “nota” sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi, si respira un’aria pesante, pesantissima, che nulla ha a che vedere con la situazione metereologica.  Aria inquinata da veleni, da rancori mai sopiti che spesso rasentano l’odio viscerale che, in molti casi, affiora in maniera vistosa e, apparentemente, incontrollata.

Si è gridato allo “scandalo” per le parole adoperate da Sandro Bondi del Pdl (“O la politica è capace di trovare delle soluzioni in grado di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano, oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”) a commento della sentenza Berlusconi. Bondi ha espresso l’opinione di tanti italiani, e c’è da chiedersi se esprimere un’opinione, oggi, possa essere motivo di linciaggio e non di critica.

Non si tiene nel debito conto che il “mito Berlusconi” è stato determinato anche (se non soprattutto) dalla mancanza di progettualità che le opposizioni hanno mostrato in tanti e tanti anni. Ora la situazione rischia di degenerare e le “dichiarazioni irresponsabili” (così sono state definite) di Sandro Bondi si vogliono interpretare come minacce. Della vera “minaccia”, la mancanza di un necessario equilibrio fra le parti, nessuno discute. Perché? Perché manca la volontà di farlo, perché – a nostro modesto avviso – è più facile aizzare gli animi e creare ulteriore tensione, che non cercare possibili soluzioni.

Parole al vento, quelle del capogruppo del Pdl al Senato, Schifani, “Il Pd eviti di infiammare il clima già abbastanza rovente”.

E’ l’anticiclone Nordafricano che sta facendo brutti scherzi? Non crediamo proprio.

In via Del Plebiscito, domenica 4 agosto, manifestazione a sostegno del Cavaliere, al quale, oltre il passaporto, è probabile che ritirino pure il titolo.

In questo clima bollente, in Italia pochi stanno facendo caso ad altri, ben più temibili, pericoli: quelli del terrorismo legato ad Al Qaeda. Governo e politici non parlano di misure per la sicurezza nazionale, né mostrano attenzione ai marines schierati nella sede dell’Ambasciata Usa a Roma, né riflettono sul perché gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere (temporaneamente) ventuno ambasciate, così come hanno fatto Germania e Francia nei Paesi ritenuti a rischio. I “pericoli” che si affrontano in Italia riguardano le opinioni espresse da personaggi più o meno scomodi, e la possibile ripresa di una parte politica che in tanti vorrebbero che non esistesse.

Agosto-Italia, un’avventura al limite che non vede in prima fila ( né in seconda o terza ) “Capitani coraggiosi”, ma solo uomini che non pensano in reali termini di “bene per la collettività”.

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