Zucchero al Teatro Antico di Taormina per una serata da maestro delle folle

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di Valeria C. Giuffrida & Angela Mirabella

Zucchero ritorna in Sicilia in una cornice unica come quella del Teatro Antico di Taormina.

L’attesa prima del concerto è lunga ed il caldo impervia, un minimo di frescura è affidata a ventagli e fogli di carta, che fanno ciò che possono, ma più di tanto non riescono contro un caldo asfissiante ed un tasso di umidità elevato.

Già all’apertura dei cancelli, intorno alle 20, il Teatro prende forma e le gradinate sono le prime ad essere gremite. Il sole tramonta sulla baia mentre i tecnici mettono a punto gli ultimi particolari e le hostess accompagnano il pubblico ai loro posti. Alle 21.30 il palco si illumina e Zucchero con tutta la sua enorme band ne prende possesso. E’ uno spettacolo che toglie il fiato, in un’ esplosione di colore, luci, musicisti e la voce graffiante di Zucchero che lascia i solchi sin da subito.

Cercare di spiegare cosa riesce a fare il Signor Fornaciari sul palco è difficile. Inizia sempre un po’ così chiuso, nascosto da uno dei suoi bellissimi cappelli e sembra quasi distante. Occhi chiusi e capo chino, quasi se ne fregasse di chi è li per lui, invece non è così, dal palco arriva alla gente un pizzico per volta, senza correre con l’ alchimia dei grandi e di chi sa toccare le corde dello spettatore.

Poi le luci diventano forti, tutto il teatro è illuminato ed il timido Zucchero ha lasciato spazio ad un maestro delle folle che con un solo invito riesce a far alzare in piedi tutto il Teatro Antico, gremito in ogni singolo posto, da italiani, stranieri, grandi e piccoli che sono li solo per Sugar!!!

Il teatro balla, la galleria balla, tutti ballano!!! Dubito che ci sia qualcuno che riesce a stare fermo.

E’ uno spettacolo nello spettacolo. Poi le note movimentate, lasciano spazio ad alcune delle più belle ballad di Sugar e il teatro si ricompone ed ascolta in religioso silenzio.

Non è semplice spiegare tali alchimie, l’unica cosa che si può dire che bisogna esserci e vivere ogni singola nota di Zucchero sul palco del Teatro Antico di Taormina, per comprendere il carisma di quest’ uomo e cosa riesce a fare con la medesima semplicità di chi beve un bicchiere d’ acqua.

Il bis è d’ obbligo, anzi 2 per l’ esattezza, poi le luci si spengono e sembra che il teatro si ammutolisca, ma non è così bisogna ascoltare il brusio di sottofondo ed ancora si può sentire…….. “baila, baila morena sotto questa luna piena” .

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