Quella che dovrebbe essere una “notizia” da fare accapponare la pelle anche sui mass media (quelli nazionali, intendiamo) passa in terza o quarta fila: che le forze armate nordcoreane sono in “assetto da combattimento” avendo per obiettivo gli Stati Uniti è questione che all’Italia, tutto sommato, non riguarda. L’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna ha fatto il suo dovere, l’informazione l’ha data: Le forze armate del Nord sono pronte a entrare in azione, mentre le unità di artiglieria con i razzi a lungo raggio sono pronte “al tiro”. Da questo momento, riporta la Kcna, “il Comando supremo dell’Esercito popolare di Corea è in posizione da combattimento così come le unità di artiglieria a lungo raggio, incluse quelle strategiche con i razzi a lungo raggio che hanno per obiettivo tutti i target nemici negli Usa, come le basi continentali, delle Hawaii e di Guam“.
Indubbiamente la preoccupazione negli Stati Uniti ci sarà per questa nuova minaccia e sicuramente gli USA sono pronti a qualsiasi evenienza. Un problema tutto-americano, dunque, perché allarmarsi in Italia? D’altra parte, chi, in questo momento, dovrebbe occuparsi di simili faccende?
Salvo Barbagallo