Emergenze all'Ars irrisolte in 6 sedute e ben 8 ore di lavoro dei deputati regionali

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A segnalare l’ennesima “truffa politica” perpetrata a danno dei siciliani è il bravo Accursio Sabella, sulle pagine di LiveSicilia.it. Quello che doveva essere un mese cruciale per affrontare le questioni urgenti della nostra Sicilia si è risolto con il classico “nulla di fatto” o quasi…

I deputati regionali, già tutti pronti per le prossime elezioni regionali di ottobre hanno ritenuto opportuno riunirsi (perché “lavorare” sembra quasi un eufemismo…) alla media di 2 ore a settimana in un totale di sei sedute (presentandosi a “turni alternati”) e non approvando quasi nessuno dei ddl in discussione.

Sul tavolo delle discussioni anche rapporti internazionali e importanti per l’export siciliano. Il presidente dell’Ars, Cascio, il 30 maggio ha incontrato il vicepresidente dell’Assemblea del Popolo cinese Uyunqimgk e il 2 luglio l’ambasciatore del Burkina Faso Raymond Balima. A questi incontri nulla è seguito.

Tale era la gravità delle emergenze da affrontare che “per senso di responsabilità” i deputati hanno deciso di affrontarle per prime mettendo in secondo piano eventuali mozioni di sfiducia al governatore Raffaele Lombardo. Tant’è. La mozione non è arrivata per responsabilità, ma neanche le decisioni primarie.

Il 6 giugno la riunione prevedeva discussioni urgenti riguardanti la crisi del settore agrumicolo, ma il neo-nominato assessore Aiello, presentato giusto il giorno prima non c’era. Emergenza agricoltura abolita. Da prima elementare la scusa addotta: “L’assunzione di programmati impegni istituzionali”. Fa notare giustamente Accursio Sabella: ma assunti quando se si è insediato il giorno prima? Quale impegno più importante avrebbe preso se ancora non aveva preso possesso nemmeno della propria scrivania? Più importanti… certamente più importanti della Sicilia evidentemente.

Il governo regionale anche il 7 giugno trova impegni più importanti, così un altro OdG salta per la presentazione della “Scuola per la democrazia” intitolata a Piersanti Mattarella, con convegni e lunghi incontri-studio a Palazzo dei Normanni. Democrazia, sì. Forse i nostri deputati regionali dovrebbero prendere lezioni in merito.

Tutti i problemi urgenti del 12 giugno vengono poi vanificati da una seduta in cui si cerca di capire se il sindaco di Messina Buzzanca può tenersi due cariche insieme. E si arriva a fine giugno con una seduta fiume di ben 34 minuti (di cui 10 di pausa) per stabilire che no, non può tenere le due cariche insieme.

Ma basta disfattismo, un ddl importantissimo è stato approvato. All’unanimità. Mai così coesa l’Assemblea Regionale Siciliana. Una legge sul precariato che sposta sui deputati nazionali quello che era un problema dei deputati regionali. Così il precariato non risolto non è più di competenza di chi, in ottobre, rischia di diventare politico-precario. Una “legge-voto” insomma. E infatti è stata votata all’unanimità.

Ci sono parecchi altri esempi, ma per questi è più corretto rinviare i lettori curiosi alla lettura dell’articolo di Livesicilia.

Luigi Asero

 

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