Quando il teatro diventa letteratura: il nuovo libro di Vincenzo Pirrotta

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Un appuntamento degno di nota che ha per oggetto la pubblicazione della letteratura teatrale. Un genere che attraversa molte difficoltà ma non scompare.

Presso i locali della libreria Cavallotto di Catania è avvenuta la presentazione del libro “Teatro” di Vincenzo Pirrotta. Il libro è una raccolta di cinque atti unici, si parte dalle origini della sua opera fino a episodi recenti, sapientemente raccontati dall’autore  che ha saputo ben coniugar l’attività  di scrittura a quelle di regista teatrale e di attore. Al dibattito hanno preso parte  i docenti universitari : Stefania Rimini e Dario Tomasello, che ha curato l’edizione del libro  e il critico Enrico Groppali, esponente di chiara fama per il mondo letterario. “Teatro” contiene una significativa scelta di titoli “All’ombra della collina”, “Malaluna”, “La ballata delle ballate”, “La grazia dell’angelo”, “Sacre-stie”.

Argomento centrale della poetica di Pirrotta è la mafia con tutte le situazioni intorno ad essa ma non mancano altre tematiche dure quali la pedofilia, l’isolamento, le lotte di classe e, inevitabile,nel contesto siciliano, la tematica della religiosità . ad ogni modo, da tutte queste storie, emerge un non celato amore per la propria terra, pur mantenendo un forte senso critico, che Pirrotta evidenzia scrivendo in dialetto. Ed è proprio su quest’ultimo elemento che si è fondata parte della conversazione tenuta dai relatori. In particolare il critico e scrittore Enrico Groppali ha sottolineato l’importanza della lingua siciliana come ricchezza culturale, in assonanza con altre lingue mediterranee e non forma di isolamento ma di sano attaccamento alle origini. su cui si è dibattuto,quello dell’importanza, della pubblicazione dei testi letterari teatrali nonostante le difficoltà che incontrano nelle vendite. A conclusione della conferenza l’autore, attualmente in scena al teatro Stabile di Catania con “I giganti della montagna”, per la regia di Giuseppe Dipasquale, ha deliziato il pubblico con la recitazione del primo capitolo del libro.

Michele Creazzola

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