Panico al nord Italia, terremoto continuo

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Tragica giornata per l’Emilia Romagna oggi, ancora violente scosse di terremoto, la più forte alle 9 di questa mattina di magnitudo 5.8 della scala Richter. Ingenti i danni e tragico il bilancio, almeno otto vittime, parecchi i feriti. L’epicentro a Finale Emilia a una profondità di circa 10 Km. Le vittime sono tutte concentrate nel modenese: tre operai morti sotto il crollo del capannone dell’azienda Meta, due a Mirandola, uno a Concordia, uno a Finale Emilia e uno a Rovereto di Novi (di cui non si ha certezza relativamente alle cause, sarebbe il parroco della chiesa ma forse l’origine del decesso sarebbe un malore).

Ma il tragico bilancio non si ferma qui, vittime forse sarebbero presenti anche sotto le macerie di capannoni a San Felice sul Panaro, qui si lavorava alla rimozione delle macerie del precedente terremoto del 20 maggio scorso. A Mirandola quattro operai sono ancora sotto le macerie e si sta scavando per cercare di salvarli. Persone intrappolate fra le macerie anche a Medolla e Finale Emilia.

A Castelvetro Piacentino due operai sono rimasti feriti nel crollo dello stabilimento dove lavoravano, uno sarebbe in condizioni molto gravi. Sono stati investiti da un ingente quantitativo di forme di grana padano crollato dagli scaffali. In particolare è grave il ventenne Riccardo Poli che ha subìto lo schiacciamento della cassa toracica e che si trova ora in prognosi riservata all’ospedale civile di Cremona.

A Mirandola il Duomo e la chiesa di San Francesco sono andati distrutti. Ulteriormente danneggiata la Rocca Estense di Finale Emilia. Sarebbe distrutto anche il centro di Cavezzo, i tecnici si trovano sui luoghi per accertare l’entità dei danni e per verificare innanzitutto la presenza di eventuali vittime.

Difficile anche la situazione delle comunicazioni, in tilt le linee telefoniche che funzionano ora a “macchia di leopardo” con black out totali in alcune zone e con la necessità di sottrarre banda passante ad altre zone d’Italia per concentrare sui luoghi del disastro almeno la possibilità di comunicare via internet. Per questo motivo la Protezione Civile lancia un appello alla popolazione dei luoghi colpiti affinché rimuovano temporaneamente le password di accesso a internet. Decine le ambulanze e i mezzi dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso.

Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all’origine del terremoto di questa mattina nel modenese. Il sisma è avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. “Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità“‘, ha detto il sismologo dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. A Bologna è attualmente in corso una riunione della Protezione Civile regionale.

Dopo la scossa più violenta delle nove, di magnitudo 5.8, si sono registrate parecchie scosse di assestamento di cui ben sette molto intense.

NUMERI DI EMERGENZA:

  • Ferrara: 0532771546
  • Modena: 059200200
  • Mirandola: 0535611039
  • San Felice: 800210644
  • Cento: 3332602730

Luigi Asero



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