Palermo, rifiuti ancora metà in strada. Inchieste e polemiche

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Non è ancora finita l’emergenza rifiuti a Palermo. Ieri gli operai dell’Amia avrebbero raccolto circa 1.150 tonnellate di rifiuti (contro le circa 850 tonnellate a regime ordinario). Rimane in strada però circa la metà di spazzatura accumulata durante il periodo di 5 giorni di sciopero.  Sarebbe stato interamente ripulito il quartiere Bonagia, che era in situazioni particolarmente critiche. L’Amia ritiene di poter ripulire tutta la città entro la prossima domenica di Pasqua.

Allo stato attuale sono impiegate, oltre a tutte le risorse di personale e mezzi Amia per la raccolta dell’indifferenziato (420 operatori, 45 autocompattatori e 30 mezzi satellite), anche 30 operatori della Differenziata e 100 operatori di Amia Essemme, 2 gru con benna a polpo e 4 pale meccaniche. Da ieri sono state utilizzate ulteriori 2 pale meccaniche concesse in comodato dall’Amg e dall’Amap ed è stato oggi richiesto un ulteriore supporto di pala e camion al Coime.

La notte scorse si sono verificati ancora decine di roghi, spenti dai Vigili del Fuoco.

Sul fronte giudiziario sono 121 le persone indagate per interruzione di pubblico servizio dalla Procura della Repubblica di Palermo. Ma nei prossimi giorni potrebbero essere molte di più. La Procura infatti intende indagare tutto il personale che si è assentato dal proprio turno di lavoro aderendo allo sciopero in aperta contraddizione con la normativa vigente. Agli atti dell’indagine si stanno aggiungendo gli esposti di alcune associazioni ambientaliste che hanno raccolto le denunce, a cui sono stati anche allegati i referti medici, di cittadini che avrebbero accusato malori a causa dei cumuli di immondizia rimasti in strada per giorni. Se venisse provato il rapporto col blocco della raccolta la procura potrebbe ipotizzare anche il reato di epidemia colposa.

Gli investigatori non escludono l’eventualità di richiedere misure cautelari a carico degli indagati in quanto l’interruzione di pubblico servizio è punita con pena detentiva fino a 7 anni, al massimo naturalmente.

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