Fiorella Mannoia: alchimia di sensazioni

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di Valeria C. Giuffrida

Vi sono che alchimie che si devono creare, facendo si che delle strade si incrocino a dispetto delle varie volontà.

Sono passati un bel po’ di anni  da quando chi scrive venne inviata dalla radio per cui lavorava ad intervistare Fiorella Mannoia.

Lei era reduce dal grande successo Sanremese “Quello che le donne non dicono”.

La sottoscritta era troppo ragazzina per capire la classe e la qualità di chi stavo per andare ad intervistare, non avevo un grande entusiasmo. L’incontro con Fiorella fu fulminante.

Più che un’intervista fu una lunga chiacchierata con una persona deliziosa prima che una grande artista.

Da quella volta, dove è stato possibile, non ho mai perso un appuntamento con quella che a mio avviso è la più grande interprete che abbiamo in Italia.

Il suo ultimo successo discografico “Sud” è un album nuovo, che scardina la compostezza dei soliti suoni, andando oltre i confini con arrangiamenti diversi e coinvolgenti.

Fiorella, però, non è nuova a sperimentazioni che esulano dal solito suono all’ italiana, basti pensare ad “Onda Tropicale”.

Un album come “Sud” così musicalmente tangibile, meritava di essere rappresentato in tour in modo differente.

Difficile immaginare sino a che punto “differente”.

È una Mannoia scalza che accoglie il pubblico, a cavallo tra il confidenziale e quello che sta per accadere e che lo spettatore ignora.

I brani classici sono vestiti da nuovi arrangiamenti che non fanno rimpiangere l’ esecuzione classica. Anzi ne fanno apprezzare nuove sfumature. Uno dei momenti più toccanti è l’ interpretazione di “In viaggio” brano dedicato ad una figlia immaginaria “In questo brano ho pensato a cosa direbbe una madre a una figlia che lascia la propria casa per cercare fortuna.Ho scelto di parlare a una ragazza perché sono una donna e so cosa una ragazza può provare nel momento in cui va via di casa e deve affrontare il mondo. Non ho avuto figli ma tutte le donne presenti sanno che noi siamo tutte madri”

Il teatro esplode quando in proscenio arrivano 5 ballerini di capoeira che in una coreografia che coinvolge la stessa Mannoia, supportano quest’ultima durante l’esecuzione della bellissima “Quando l’ angelo vola” scritta da Alessandro Pitoni.

Da quel momento il concerto è una continua escalation di sorprese, balli e che sfociano nell’ arrivo di Frankie Hi Nrg mc che con Fiorella condivide  “Quelli che benpensano” prima e  “Non è un film” dopo coadiuvati da Natty Fred. Il brano ha appena vinto il Premio Amnesty Italia 2012.

L’allestimento scenico di questo tour è impeccabile, esattamente come quello sonoro, la Mannoia, infatti, è supportata da bravissimi musicisti, che sostengono un concerto ricco e di non facile gestione.

Tutto,  è ineccepibile, ma ciò che è assolutamente tangibile per chi assiste allo spettacolo è il fatto che tutti si divertono. Fiorella per prima, che non si risparmia neanche dopo non lesinando fotografie ed autografi ai suoi fans, che accoglie sempre con un gran sorriso, il sorriso di chi il suo lavoro lo fa con il coinvolgimento del cuore.

 

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