Palermo si prepara alle amministrative. Frantumata.

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Dopo la debacle del centro-sinistra assistiamo a Palermo alle fratture clamorose del centro-destra. In mezzo l’elettorato che non si chiede più per chi votare, ma dal primo all’ultimo cittadino commenta con un laconico: “su tutti i stissi”!

E come dar loro torto se dopo pochi giorni dai grandi proclami il centro-destra presenta due candidati diversi? Tramontata la candidatura di Francesco Cascio (presidente dell’Ars) sarà Massimo Costa (ex presidente del CONI regionale) il candidato. Ma sostenuto da PdL, UdC e Grande Sud (Miccichè). Questo dopo una lunga riunione cui hanno partecipato Antonello Antinoro e Nino Nascé in rappresentanza del “Cantiere Popolare” che però appoggia la candidatura a sindaco di Marianna Caronia. Quindi l’appoggio si limita alla “eventualità di un ballottaggio”.

Così giustificano la decisione di appoggiare Costa: “Il repentino mutamento del quadro politico e l’accelerazione che ha portato alla rottura del Terzo Polo, senza dimenticare la pessima prova di sé che il centrosinistra ha offerto in occasione delle loro primarie, hanno suggerito di modificare il percorso, facendo sì che si sottoponesse al giudizio degli elettori al primo turno la candidatura di Marianna Caronia sostenuta da Cantiere Popolare, dalla lista Amo Palermo e da altre liste civiche, e la candidatura di Massimo Costa, sostenuta dal Pdl, dall’Udc e da Grande Sud”

Ma il Terzo Polo (di cui pensavamo facesse parte l’UdC, forse sbagliando..) candida però Alessandro Aricò, indicato “caldamente” da Italo Bocchino (Fli). La candidatura è appoggiata, senza “se” e senza “ma” anche dall’Mpa di Raffaele Lombardo che fino a pochi giorni fa appoggiava, sempre senza “se” e sempre senza “ma” il candidato Costa, priorità ora dell’altro polo del centro-destra. Polo che non potendo essere ancora terzo, proveremo a definire “terzo polo e mezzo”.

Bocchino annuncia così la scelta: “Costruiremo a Palermo una lista del Terzo polo alternativa alla sinistra e alla gestione fallimentare di Cammarata, una prova di tafazzismo. Ora – aggiunge – non ha (Ndr: Cammarata? il PdL? Palermo?) più noi di Fli, non ha Lombardo e non si sa se avrà il Pdl e l’Udc”.
 

Ma chi è Alessandro Aricò? Trentasei anni, deputato regionale, coordinatore provinciale di Fli. Appoggiato dagli assessori Massimo Russo e Gaetano Armao (lista Team Sud ma anche assessori di Raffaele Lombardo). Aricò tutto soddisfatto dichiara “Abbiamo grandi possibilità di arrivare al ballottaggio. Apriamo agli amici del Terzo polo: all’Udc, all’Api e anche a Grande Sud”. Ma forse non lo hanno informato in tempo che “quegli amici” hanno già un altro candidato contro il quale si è appena lanciato il governatore Lombardo. Che ora, e vogliamo sottolineare “ora”, appoggerebbe lui.

Lombardo in ogni caso dichiara: “Aricò segna una discontinuità rispetto all’ultima fase dell’amministrazione Cammarata; è un candidato giovane, una persona seria, un uomo con una grande esperienza di amministratore. Il mio impegno al suo fianco sarà incondizionato”

Sarà così… ma un sussurro si fa spazio: e se invece di votare i cittadini per il candidato sindaco fossero gli innumerevoli candidati sindaco a votare per i cittadini? I numeri ci sarebbero…

Luigi Asero


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