Movimento dei Forconi: da lunedì niente benzina fuori dalla Sicilia

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Il movimento dei Forconi si è riunito questo pomeriggio al centro fieristico le Ciminiere di Catania, con in testa il leader del movimento Mariano Ferro.  L’assemblea è stata organizzata per discutere della nuova forma di protesta, che da lunedi vedrà dei presidi davanti alle raffinerie e nei pontili degli impianti, al fine di non permettere l’imbarco di carburante che viene esportato fuori dalla Sicilia. In programma anche delle manifestazioni di protesta davanti alle sedi di Serit e Agenzia delle Entrate. “Il presidente Lombardo – ha detto Ferro – purtroppo è scivolato su una buccia di banana, perché ha dichiarato che ci stiamo divertendo davanti alle telecamere.  Ma noi non abbiamo bisogno di divertirci, rappresentiamo una parte dei siciliani, quella parte che lavora e non guadagna. Ci siamo stancati di essere presi in giro e di essere catapultati da un tavolo all’altro”.

“Vogliamo chiarezza”  – ha detto Ferro – “non torneremo a fare i blocchi stradali e a dare fastidio ai cittadini, ma non per questo molliamo la protesta. Chiediamo l’applicazione del nostro Statuto che prevede già la defiscalizzazione della benzina”. Ferro ha poi risposto al presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, sulla denuncia di infiltrazioni mafiose dentro il movimento Forza d’Urto: “a Lo Bello non rispondo – ha detto – dico solo che bastava essere più chiaro e dire ‘State attenti alle infiltrazioni”. All’assemblea ha partecipato anche il presidente dell’Aias, Giuseppe Richichi.

Mentre il presidente dell’associazione regionale dei pescatori siciliani, Fabio Micalizzi, ha annunciato la partecipazione dell’associazione, il prossimo 7 febbraio a Roma davanti Montecitorio, con i loro colleghi di tutta italia con queste parole:  “Blocchemo i porti siciliani”.

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