Il primo sciopero del 2012 in Sicilia inizia il 16 gennaio

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Come previsto, la stagione degli scioperi è partita: la manovra “Salva Italia” del Governo Monti forse salva il Paese, ma forse meno gli italiani.

Dalla Sicilia parte una prima protesta pesante: il trasporto siciliano si bloccherà per cinque giorni dal 16 fino al 20 gennaio. L’accordo è stato stretto a Catania: all’iniziativa parteciperanno numerose aziende di trasporto, strutturate e non strutturate, che hanno aderito al movimento “Forza d’urto” che vedeva già la partecipazione degli autotrasportatori dell’Aias, del Movimento dei forconi, degli imprenditori del settore agricolo, dei pescatori e di diverse altre categorie. I promotori dello sciopero hanno dichiarato: “Verranno istituiti dei presidi su tutto il territorio dell’isola per spiegare le ragioni della protesta e chiedere l’adesione dei siciliani. L’assoluta priorità di contenere i disagi ai siciliani e l’intendimento di condurre la protesta in maniera assolutamente tranquilla, civile e pacifica. Il nostro interlocutore è il governo nazionale e purtroppo fino ad ora, nessuno ci ha mai voluto ascoltare. Per questo motivo abbiamo deciso di dare vita a questa mobilitazione”.

Il presidente dell’Aias, Giuseppe Richichi ha affermato: “Noi non siamo contro nessuno, vorremmo solo che si mettesse in atto qualcosa che possa rimettere in moto l’economia della Sicilia, partendo anche dall’abbassamento delle accise sui carburanti che pesano troppo sul trasporto delle merci penalizzando fortemente le nostre produzioni”.

Per il 23 gennaio è stato  deciso dai sindacati dei tassisti, riuniti a Bologna, nel quadro delle “azioni di lotta da intraprendere a fronte della mancata convocazione del governo, il fermo nazionale dei taxi, con lo scopo di contrastare i provvedimenti annunciati in tema di liberalizzazione del settore”. I sindacati nazionali dei tassisti hanno inoltre stabilito per lunedì 16 gennaio a Roma, un’assemblea nazionale dei tassisti fuori turno, durante la quale “una delegazione consegnerà all’Autorità Antitrust un documento dove saranno evidenziati gli errori e le negatività contenute nella recente segnalazione”. Inoltre, si legge in una nota dei sindacati, “in caso di decisione unilaterale da parte del Governo – si legge la categoria si riserva di assumere tutte le iniziative ritenute più opportune”.

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