Ceregnano (Rovigo), la felice idea di un altro assessore

Condividi questo articolo?

Ne abbiamo sentite tante in questi anni, quindi dovremmo essere ben preparati e niente più ci dovrebbe meravigliare, come, ad esempio, il Ministro per l’attuazione del programma di governo. Dovrebbe essere normale che si attui un programma di Governo senza bisogno di un ministro-controllore. Poi c’è stato il Ministro della Semplificazione Normativa o quello del Federalismo o, ancora peggio, quello della Sussidiarietà e Decentramento, con annessi sottosegretari. Insomma, incarichi con scopi poco chiari, che lasciano perplessi. Sicuramente, però, non si era mai sentito parlare di un Assessore alla felicità. Quando Paolo Cevoli a Zelig faceva l’Assessore alle varie ed eventuali, ci si divertiva ridendo della sua goffaggine e della sua inutilità. Ebbene, adesso, con questa nuova trovata, dubito che saranno in molti quelli che rideranno.

Tutto ciò accade in Veneto, per l’esattezza a Ceregnano, comune di quasi quattromila anime della provincia di Rovigo. Il sindaco, Ivan Dall’Ara (PdL-Lega Nord), eletto appena pochi mesi fa, ha avuto la brillante idea di nominare un Assessore alla felicità, dichiarando che “ogni uomo ha il diritto di essere felice” e, dunque, vuole che lo siano anche i suoi concittadini. Pensiero bello, sensibile, umano, ma parecchio sconclusionato.

Chissà poi quali saranno i provvedimenti del neo Assessore per rendere felici i propri concittadini, ma, soprattutto, ci si domanda se mai questo uomo sia felice. In caso contrario, si rivelerebbe chiaramente in conflitto con la sua attività.

A prescindere dall’eventuale compenso che il neo Assessore percepirà, appare stravagante l’idea che in un momento in cui i problemi di certo non mancano, né manca la conseguente necessità di risolverli nel più breve tempo possibile, si crei un nuovo assessorato privo di ogni logica. Forse, sarebbe meglio concentrarsi su cose più serie e concrete, in tempi di crisi come quello attuale, in cui i cittadini non hanno neanche più la forza di ridere su cose che riguardano il proprio comune.

Vien da considerare, sindaco Dall’Ara, che si possa anche capire la buona, sensibile e umana finalità, ma basterebbe che gli organi di governo della cittadina svolgessero il proprio dovere per rendere davvero felici i concittadini. Senza bisogno di un Assessore alla felicità.

Alessandro Cantale

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.