Troppe “apparenti” coincidenze nei cambiamenti nel mondo dell’economia

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Analizzando gli ultimi avvenimenti nazionali ed internazionali, emerge subito quanto velocemente il mondo stia cambiando. Tale metamorfosi è talmente rapida da non avere spesso il tempo necessario per comprendere in pieno tutti i singoli episodi che, apparentemente isolati, si susseguono in una stretta concatenazione.

Forse le “apparenti” coincidenze sono un po’ troppe!

Pensiamo a quanti capi di governo negli ultimi dodici mesi sono scomparsi dallo scenario internazionale e nazionale. Strane coincidenze?

Assistiamo a singoli eventi o magari a singole azioni sulla legittimità delle quali non si dubita, a volte anche perché poste in essere da organi istituzionali, nazionali e sovranazionali, ma che singolarmente individuate portano ad una domanda: ma come mai?

Ad esempio, la Banca Centrale Europea, con compiti in materia di politica monetaria e stabilità finanziaria, durante il mese di agosto consiglia ad uno Stato (in questo caso, l’Italia) di attuare una vasta gamma di riforme che vanno dalle pensioni al pubblico impiego, andando forse un po’ oltre le proprie competenze! A questo punto la domanda: ma come mai?  Forse pensava di tranquillizzare in tal modo i mercati? Col senno di poi è facile rispondere che non è andata proprio così, purtroppo!

La minima mossa sbagliata getta un intero Paese a gambe all’aria. Forse è il caso di precisare che i soggetti che operano in questi mercati non sono certo invisibili. Hanno, come spesso non emerge,  una propria nazionalità, nome e cognome: ad esempio le tedesche Deutsch Bank  e Commerzbank; le francesi come Societè Generale; i fondi americani; gli operatori allo scoperto. I cinesi, invece, sarebbero disposti ad investire ma non esclusivamente in titoli: cosa vorranno, il Colosseo?

Per le italiane, invece, già da un po’ di tempo la situazione si è decisamente messa male: per UniCredit sono lontani i tempi quando un’azione valeva sette Euro. Le irlandesi, le portoghesi, le spagnole e (naturalmente) le greche hanno altro a cui pensare, hanno già i loro problemi.

Tutti questi soggetti, però, hanno in comune una cosa: per anni hanno investito ingenti somme in strumenti derivati e su titoli rappresentanti il debito dei vari Stati dell’Ue che, tra l’altro, potevano essere considerati quasi liquidi in bilancio. Molte, prima, hanno guadagnato qualcosa e molte di loro,dopo, hanno dovuto ricapitalizzare la propria situazione patrimoniale più volte nel corso di questi ultimi mesi.

Se in un contesto del genere la BCE annuncia che acquisterà titoli italiani nel mercato secondario, quindi non quelli di nuova emissione, solo fino ad un certo punto e le banche continentali iniziano a vendere in blocco questi titoli, generando instabilità e al contempo liberandosene, forse sorge nuovamente “la domanda”: ma come mai? Probabilmente voleva tranquillizzare i mercati anche in questo caso ed anche questa volta possiamo dire che non è andata così! Certo è che fortunatamente tale operazione ha permesso ad alcune Banche di liberarsi di titoli in quel momento rischiosi, recuperando risorse liquide, e ad alcuni operatori internazionali di lucrare ingenti profitti con operazioni altamente speculative.

Altro indice “strano”, che possiamo annoverare tra i tanti, è quello che vede personalità europee come Barroso o Olli Rehn (che prima sostenevano la stabilità dei conti italiani) al centro di dichiarazioni in cui bacchettano giorno dopo giorno lo Stato italiano fino al punto da indurre con urgenza ad una manovra del valore di più di 50 miliardi di €. Alle dichiarazioni segue la famosa lettera che porta prima urgentemente a votare un maxiemendamento per stabilizzare i mercati e subito dopo alla nascita di un nuovo esecutivo (la volontà di potenza dei mercati!) che sempre urgentemente dovrà fare un’altra manovra correttiva da 20 miliardi, in modo da raggiungere il mitico pareggio nel 2013. Anche questo (forse dovuto) ripensamento appare insolito perché si tratta, comunque, delle stesse personalità la cui indecisione, unita agli sproloqui della Merkel e di Sarkozy, non hanno fatto altro che contribuire al tracollo definitivo di paesi quali Irlanda o Grecia, che si trovavano in situazioni in cui invece sarebbe stato necessario esprimersi in maniera ferma e decisa!

E’ noto che l’indecisione alimenta la speculazione, e quindi: COME MAI?

D’altronde è alquanto bizzarro che prima del G20 Papandreu annunci la necessità di un referendum in Grecia che permetta al popolo di valutare l’opportunità di proseguire o meno nel percorso di risanamento finanziario con l’aiuto del FMI (da poco tempo passato dalla gestione Strauss Kahn a quella Lagarde) e che proprio durante il G20, dopo un colloquio conla Merkele Sarkozy, decida che “in forza del su mandato elettorale” il referendum non sia più opportuno, cedendo il passo ad un governo di transizione con a capo Papademos, quindi anche questo non eletto dal popolo e proveniente dalle personalità di spicco della BCE.

Qualche giorno dopo in Italia, dopo la mancata maggioranza alla camera dell’allora governo Berlusconi, il presidente Napolitano nomina senatore a vita Mario Monti, indicandolo come una sua scelta per la carica di Presidente del Consiglio (ma il Presidente della Repubblica è il garante della Repubblica o decide per essa?) In compenso, fortunatamente, sia in Italia che in Grecia c’èrano persone che godevano di fama e rispetto internazionale, così elevata da ricevere immediatamente messaggi di stima e di buoni auspici. Un esempio tra tutti le dichiarazioni di Barroso e di Obama del 16/11/2011: il primo afferma che, una volta ripristinata la stabilità politica in Europa, è possibile uscire dalla crisi attraverso politiche convergenti che mirino alla coesione mondiale, e parla di USA; Obama invece, quasi contemporaneamente, afferma che l’Europa e l’America possono uscire dalla crisi creando una struttura adeguata a tale scopo!! Ma di cosa stanno parlando? Qual’è questa struttura sovranazionale?

Certo che per noi italiani ne sono cambiate di cose. Prima, ai tempi di Bush junior, facevamo parte della coalizione dei volenterosi! Eravamo tra quelli che esportavano la democrazia in MedioOriente, elogiati e stimati da tutti. Poi, con Obama,  qualcosa succede. Si riducono i viaggi negli Usa, e progressivamente Berlusconi resta solo soletto con i leader Nordafricani (che sappiamo tutti la fine che fanno) ela Russia. Guardandoindietro ne sono certo successe di cose, veloci e per molti versi apparentemente indolore!

In conclusione vorrei estendere e condividere qualche quesito basandomi anche su uno stralcio delle considerazioni fatte da Draghi all’ultimo appuntamento in veste di governatore della Banca d’Italia: “A coronamento di questo processo, il FSB presenterà al prossimo summit di novembre del G20 a Cannes precise raccomandazioni sulle istituzioni finanziarie sistemicamente rilevanti, sui limiti imposti al “sistema bancario ombra”, sulla riduzione del rischio sistemico relativo all’operatività in derivati over-the-counter”.

Di quale “sistema bancario ombra” si parla? Come operano questi soggetti senza che vengano individuati e regolamentati adeguatamente? Come è possibile che ancora oggi tutti a livello internazionale si esprimono solo sulle conseguenze prodotte (crisi di liquidità sistemica), mentre nulla, o quasi, è stato fatto sulle cause che hanno originato il problema?

Arriveranno anche in Europa le grandi banche, troppo grandi per fallire, che già detengono tutto di tutti?

Michele Cannavò

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