Saggi vaganti e bilanci agonizzanti: per la Sicilia croci costanti

  di Guido Di Stefano       Si proclamano saggi e come tali ci vengono imposti: vagano per l’Italia e per il mondo, viaggiando forse non tanto come esseri umani raziocinanti ma come semplici “spensierate” valigie.    Conseguente approdano in Sicilia non colmi di più conoscenze e sapere (caratteristica tipica dei veri studiosi) , ma vistosamente decorati di “prestigiose”  etichette.    Sbarcano e subito sputano sentenze non contro l’Italia e la sua politica “strangolatrice” ma contro la Sicilia e i Siciliani, fondandole sulle estrapolazioni (elaborate da Roma e suoi sodali) di…

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Meraviglie del bilancio siciliano e dintorni

di Guido Di Stefano    Il sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro introduce la pubblicazione dei decreti dirigenziali facendo riferimento (sic et simpliciter) all’art. 68 della Legge regionale 12 agosto 2014, n. 21. Non essendoci altre indicazioni introduttive è da intendersi che detto articolo non sia stato rivisitato con altra leggte successiva. Se la memoria non ci inganna quindi vige l’obbligo di pubblicazione (sul sito) dei decreti dirigenziale entro le 48 ore successive alla loro emanazione, pena la nullità degli atti.

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Qualcuno studia i voli “pindarici” del bilancio siciliano?

di Guido Di Stefano L’ ultima settimana di vita del bilancio siciliano è semplicemente “siderale”, quasi fantascientifica. Mai ci saremmo aspettati tanti “movimenti”! Eppure il sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione è molto “illuminante”: e non parliamo affatto di atti correnti o ordinaria amministrazione ma di “atti” che, a nostro avviso, i controllori istituzionali (parlamentari e altri) dovrebbero leggere e (all’occorrenza) farsi chiarire!

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Succede in Sicilia: dolori e lacrime quasi per tutti

di Guido Di Stefano    Il bilancio regionale è anemico e langue; ciò nonostante varia con una frequenza di tipo parossistico . I tagli sono stati finora  e saranno “in eterno”  lineari e non ponderati. Si chiedono e si impongono sacrifici a tutti o meglio a tutti i contribuenti facendo salve le (non) modeste esigenze dei tanti beati di turno “in poltrona” e per gli altri  per i quali si prospetta l’attribuzione esclusiva di nuovi incarichi (per illuminata divina scelta) e l’allentamento dei cordoni della borsa (della spesa pubblica).

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