Noi uomini siamo bravi a ricordare

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di Monica Romano

 

Noi uomini siamo bravi.

Siamo bravi a ricordare. Siamo bravi a commemorare. Siamo bravi a celebrare. Siamo bravi a criticare. Criticare quel che è stato, criticare qualcosa che mai più permetteremo che accada. Siamo bravi a combattere per una causa, pur non capendo proprio nulla. Pur lasciando quei prosciutti sugli occhi che tanto ci rappresentano. Perché noi combattiamo, tanto. Tanto, sempre di più. Ma per cosa? Lo sappiamo?! Forse no. Forse ci facciamo solo forti contro qualcosa di brutto, cattivo, pregevole… disumano. Pensiamo sia proprio disumano, sia disumano quello che hanno vissuto gli Ebrei durante la seconda guerra mondiale. Ma abbiamo proprio i prosciutti sugli occhi se non ci rendiamo conto di quello che ancora oggi accade.
E dunque che si commemori la Giornata della Memoria, ma non per dimenticare domani. Si rammenti, ma non con le parole, e non il solo 27 Gennaio, ma il giorno dopo. Perché è lì che ci sarà la differenza. Si rifletta ogni giorno, si scelga ogni giorno di commemorare. Commemorare ogni singolo Ebreo che abbia perso ignobilmente la vita e lo si faccia con la vita. Con una vita vissuta pienamente, vissuta ogni giorno con una giusta scelta. Quella di imparare dagli errori del passato, ma davvero. Davvero togliersi quei prosciutti dagli occhi e vedere dove quegli errori si stanno riproponendo: fermateli!
Fermiamoli.
Li fermo.

 

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