Gilet gialli, caos anche alla frontiera con l’Italia

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[AdnKronos]

 

Dalla frontiera di Ventimiglia e Parigi la protesta dei gilet gialli si allarga anche a Bruxelles, dove un centinaio di manifestanti è sceso in piazza. Nel corso delle manifestazioni ci sono stati due arresti: una delle due persone – è stato precisato – è stata fermata per aggressione ad un agente.

Il blocco dei gilet gialli continua a rallentare il traffico in entrata in Francia dall’autostrada Genova-Ventimiglia. La protesta si è spostata dal casello di Ventimiglia a quello di La Turbie, dove un centinaio di manifestanti blocca l’ingresso dei mezzi pesanti provocando un paio di chilometri di incolonnamento. Le automobili vengono invece fatte passare.

Continuano anche le proteste a Parigi. Tre sono stati i fermi della polizia sui controlli effettuati sui manifestanti a Montmartre. A darne notizia è la stampa locale. Femato anche uno dei leader della protesta, Eric Drouet. E’ sospettato di organizzazione illecita di una manifestazione in luogo pubblico, porto d’armi non autorizzato e partecipazione ad un gruppo allo scopo di compiere violenze. Il luogo del raduno, tenuto segreto, era stato annunciato questa mattina alle 9 su Facebook, appunto da Drouet. Un appello a manifestare in prossimità di Versailles era stato invece lanciato per depistare polizia e giornalisti, scrive Bfmtv.

Sono circa 800 in tutto, secondo la prefettura di Parigi, i gilet gialli che si sono riuniti per manifestare nella capitale. La situazione è tranquilla sugli Champs-Elysées dove – diversamente da quanto accaduto nelle ultime proteste del sabato – il traffico scorre normalmente in presenza di pochi manifestanti. Quasi tutti i negozi sono aperti, così come i locali che hanno allestito le terrazze esterne.

Di ieri sera è invece la notizia di una nuova vittima, la decima dall’inizio delle proteste. Secondo le informazioni del quotidiano regionale L’indépendant, un automobilista è morto in serata in seguito a un incidente stradale causato da un blocco un dei manifestanti a Perpignan, nei Pirenei Orientali a sud-ovest della Francia. L’uomo di 36 anni stava guidando sulla D900 verso la A9 quando ha tamponato un camion fermo dietro a diversi veicoli bloccati da un gruppo di gilet gialli intorno alle 23:30 al casello autostradale. Tre manifestanti hanno cercato di salvarlo, ma l’uomo è morto circa 15 minuti dopo a causa delle ferite. Quando si è verificato lo scontro, il camion era fermo con le quattro frecce accese, secondo France Bleu Roussillon. L’autista stava parlando con i manifestanti quando l’auto è arrivata ad alta velocità, come dimostrano anche le condizioni del veicolo. “Il conducente del tir è rimasto sul posto aspettando l’arrivo della polizia, contrariamente alle persone che bloccavano la strada e che sono fuggite”, ha affermato il procuratore di Perpignan,Jean-Jacques Fagni, aggiungendo che sono rimaste sul posto anche “due o tre gilet gialli, sotto shock”.

E ancora ieri, alla vigilia di un nuovo giorno di mobilitazione, il Senato francese aveva intanto adottato le misure di emergenza economica e sociale in risposta alla crisi. Il disegno di legge, votato per alzata di mano, riflette alcuni degli annunci fatti dal presidente Emmanuel Macron: esenzione fiscale degli straordinari, prolungata esenzione dall’aumento del CSG per i pensionati e possibilità per le società di pagare un “premio” eccezionale “di 1.000 euro, esente da ogni contributo sociale e dall’imposta sul reddito, ai loro impiegati pagati fino a 3.600 euro. Non ci sarà alcun rinvio a priori al Consiglio costituzionale e il testo dovrebbe essere promulgato rapidamente, per l’attuazione all’inizio del 2019. Il ministro laburista Muriel Pénicaud ha elogiato lo “spirito di responsabilità” dei senatori, così come la loro “volontà di partecipare al rapido ripristino di un clima di pacificazione” nel paese.

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