Grand Prix Regionale corsa senior Patti-Tindari

Condividi questo articolo?

6ª Scalata Patti-Tindari

16ª Prova del Grand Prix Regionale di corsa Senior Master 2018

Il diario della corsa

di Remigio Di Benedetto

 

Il Grand Prix Regionale 2018 fa tappa al Santuario della Madonna del Tindari in comune di Patti, luogo di pellegrinaggio da secoli che da alcuni anni vede tra i suoi “pellegrini” anche i podisti.

Alle sette e mezza del mattino, presso il parcheggio in località “locanda” posto ai piedi del Santuario, iniziano ad arrivare auto cariche di “pellegrini podisti”. Poco dopo le 8, con qualche minuto di ritardo, arrivano gli  autobus che ci porteranno alla partenza. Saliamo a bordo dei mezzi e lungo la discesa che ci conduce, comodamente seduti, a Patti, ci rendiamo conto di quanto “poco comoda” sarà la salita che ci riporterà al traguardo.

Qualche minuto prima delle 10 dopo avere espletato tutte le operazioni connesse alla gara, “riscaldamento” compreso, sono sotto il gonfiabile collocato nella centrale piazza Marconi. Sono in “compagnia” di circa 600 podisti. Un drone sorvola le nostre teste per cogliere al meglio la multicolore immagine della massa dei podisti “in fermento”. Nel frattempo lo speaker chiama all’appello i podisti di sesso maschile over 75 e le femminucce over 65; ottengono a sorpresa lo sconto del 30% sul chilometraggio e vengono trasportati con un pulmino al 3° Km del tracciato di gara. C’è poi il doveroso momento di raccoglimento per le vittime del maltempo della nottata appena trascorsa.

Alle 10 in punto lo starter dà il colpo di pistola “decisivo” per la nostra partenza. Dopo soli 30 metri c’è la prima svolta. Il “gruppone” di podisti si piega a sinistra e senza difficoltà si distende lungo la via Trieste. Sulla destra c’è subito un distributore di carburanti,  ma nessuno di noi fa il “pieno”, per noi nè gasolio né benzina, solo “carboidrati”. La strada dopo 300 metri inizia a scendere e invoglia ad accelerare. Mi affianca l’amico Salvatore Cammarata dell’Atletica Sicilia che al solito ha voglia più di chiacchierare che di correre, ma io risparmio il fiato e la conversazione “ristagna”. Salvatore fortunatamente accelera, io resto indietro e la “chiacchierata” termina. Al primo chilometro il mio “Garmin” mi segnala 4’ e 16”, un tempo perfetto per l’andatura prudente che voglio mantenere in attesa dei 7 km di micidiale salita che affronteremo. La strada scende ancora, al 2° km Garmin dice 4’ e 15” e penso sia perfetto. Vedo Cammarata 50 metri avanti a me che “chiacchiera” con qualche altro podista. Molto più avanti, in fondo alla discesa, scorgo anche l’amico Vilmo Luciani della Marathon Athletic Avola e mi sembra che vada veramente “di fretta”. Siamo al terzo chilometro Garmin mi dice che, complice la ripida discesa, ho aumentato  l’andatura (4’09” al km). Dopo essere passati su un ponte entriamo in una galleria priva di illuminazione al centro della quale sono nel buio più totale. Fortunatamente tutto fila liscio nonostante l’oscurità, ma quando esco “a riveder le stelle” inizia la salita; al momento è lieve, ma la mia andatura ovviamente scende. Arrivo in località “Case Nuove Malluzzo”, a bordo strada un tifoso incoraggia un podista suo amico, ma l’incoraggiamento vale per tutti e ce lo prendiamo. La pendenza della strada aumenta, siamo al bivio per Mongiovi, anche qui occasionali spettatori della gara e c’è anche chi scatta foto. Supero il quarto e il quinto chilometro, “Garmin” dice che “viaggio” intorno a 4’45” al km. Sono a metà gara, ma il “bello” ancora deve arrivare, il Santuario è ancora nascosto dal profilo della montagna. C’è un folto gruppo di podisti che mi precede a breve distanza, tra le tante teste  riconosco la “pelata” dell’amico Giuseppe Maio della Pol. Milazzo, è sudatissima, lucida e luminosa, quasi un “faro” da seguire. Giuseppe forse ha fatto la discesa a “scapicollo” e mi sembra che stia rallentando, guadagno qualcosa su di lui. 7° Km: la pendenza aumenta e la mia velocità diminuisce, ormai sono oltre i 5 minuti al km ma mi sento ancora “in forze”. Incredibilmente vediamo un auto provenire in senso contrario, non si sa come abbia potuto superare i blocchi stradali, fortunatamente viene fermata immediatamente da personale dell’organizzazione. Il Santuario è ormai visibile ed è sempre più vicino. 9° km: l’andatura prudente dei primi chilometri mi ha lasciato energie per affrontare bene la parte finale della gara. Supero il bivio per la frazione Scala e sono in accelerazione, guadagno ancora su Giuseppe. Finalmente vedo le prime case della  “Locanda”, sto per arrivare al bivio per il Santuario. Da lontano vedo l’ennesimo gruppo di tifosi che al bivio incoraggia i podisti in arrivo. Finalmente sono alla svolta, inizia l’ultimo chilometro. Ci sono 200 metri in discesa per tirare il fiato. Oramai ho nel “mirino” Maio. La strada curva a destra e diviene ripidissima, chi ha già “consumato troppo” lungo il percorso è in difficoltà, qualcuno non corre più, cammina! Aggancio l’amico Giuseppe Maio, scambiamo qualche battuta, poi io accelero ancora e lo lascio; supero altri podisti in difficoltà. C’è un primo tornante, poi un secondo e infine un terzo. Siamo vicinissimi al santuario, pellegrini e podisti si miscelano e si confondono. Sono sempre più vicino a Vilmo Luciani. Arriviamo nella zona delle bancarelle, c’è di tutto, calia, torrone.. ma né io né lui ci fermiamo per “acquisti”. La strada curva a destra ed è ripidissima, io forzo l’andatura ma anche Vilmo ha energie ancora in corpo; superiamo altri podisti in difficoltà, mancano meno di 100 metri, qualcuno generosamente mi incita gridando il mio nome. Sull’ultimo tornante posto a 50m metri dall’arrivo, c’è l’ennesimo podista in riserva che supero di slancio, quasi saltando, ma Vilmo è sempre avanti e mi precede sotto il gonfiabile di qualche secondo. La Scalata è finita.

Per Maria Grazia Bilello (Universitas Palermo) e Francesco Nastasi (Ortigia Marcia Siracusa), vincitori della “Scalata”, è finita da “un pezzo” e sono già sotto la doccia.

Il “post gara” prevede oltre i premi per i più bravi, anche la distribuzione a tutti di una sacca con bibita, cioccolata, crackers, biscottino tipico, mandorle ricoperte al cioccolato. Ci sono poi i prodotti di profumeria e lo spuntino con panino, mela, banana e acqua a volontà per tutti. La maglietta? No quella l’ho pagata.. Gratis invece per tutti il magnifico panorama che si gode dalla terrazza del piazzale antistante il Santuario con magnifica vista sui laghetti di Marinello.

Una bellissima gara, molto faticosa e ben organizzata. Un abbraccio e un ringraziamento a tutta l’organizzazione e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione. Ai podisti l’arrivederci alla “Scalata” 2019.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.