Violenza donne: emergenza non stop dagli stupri ai femminicidi al bullismo

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Angela Ferrara

di Luigi Asero

 

Quello della violenza contro le donne resta uno dei temi caldi dei nostri giorni. Se da un lato si continuano a registrare episodi di violenza sessuale e molestie in ogni parte d’Italia dall’altro si continuano a registrare casi di donne uccise a causa di “amori” malati, uccisioni che non hanno motivazione alcuna se non l’incapacità di accettare un rifiuto o una separazione.

L’ultimo caso, al momento in cui scriviamo è quello della giovane scrittrice Angela Ferrara uccisa a Potenza dal marito (una guardia giurata, poi suicidatosi) che non accettava la sua richiesta di separazione. Ma ormai siamo ad oltre 50 donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, forse 55, e nulla fa presagire che il fenomeno possa fermarsi.

Chiara Bordi

Il rispetto per le donne però, oltre che mero slogan nel giorno della Festa delle Donne o nella giornata contro la violenza di genere è ben lontano dall’essere concreta prassi nel vivere quotidiano. E gli esempi non mancano. Seppur apparentemente meno grave (perché non c’è morte e perché c’è una presa di posizione sociale) non si può passar sopra i terribili insulti verso l’aspirante Miss Italia Chiara Bordi, colpevole secondo alcuni haters (odiatori del web) di candidarsi al fine di vincere suscitando la pena negli spettatori. Questo perché Chiara (bellissima a onor del vero) manca di un arto, una gamba per l’esattezza che viene sostituita da una protesi. Così la frase è subito dietro l’angolo, nei commenti alle sue foto: “Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano xke sei storpia”.

Chiara ha saputo reagire alla vile offesa, ma cosa le lascerà nell’anima questa ed altre frasi ignobilmente ricevute? E cosa lascerà nell’animo di altre ragazze che vivono condizioni di disabilità permanenti e che si immedesimeranno nella bella Chiara? Cosa è la nostra “umanità”? A cosa si riduce un pubblico “social” che non vede l’ora di vomitare il proprio odio su chiunque ritiene più debole?

Stupri, odio, femminicidi, disparità nel mondo del lavoro… è un Paese per Donne l’Italia? Certo, in altri Paesi la situazione è forse anche peggiore. Ma una civiltà deve sempre tendere a migliorarsi, non a guardare indietro. E allora forse, alle prossime giornate contro la violenza sarebbe meglio tacere.
Perché una cosa è certa: non esiste Donna al mondo che ami esser presa in giro. E non esiste vero Uomo al mondo che possa accettare che ciò accada. Quindi forse, se proprio non si potrà dire la verità a questo punto sarà meglio almeno tacere.

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