GENOVA: IL GIORNO DEL DOLORE SUI GIORNALI

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Ieri, 18 Agosto, una giornata che gli Italiani non dimenticheranno: la “Giornata del dolore” per la tragedia consumata con il crollo del Ponte Morandi a Genova che ha provocato 43 vittime.

Funerali di Stato per una parte delle vittime poiché i familiari di molti caduti fra le macerie del Ponte hanno rifiutato le esequie pubbliche: Una giornata dove non si sono placate le polemiche, dove la rabbia si è frammista alla speranza che il modo di vivere nel Paese possa cambiare, nella speranza che un nuovo rapporto possa aprirsi tra cittadini delusi e Istituzioni.

Ogni commento, ogni “opinione” oggi può apparire di parte, anche se non lo è: troppo presi dalla tragedia si può cadere facilmente nella insofferenza e nella intolleranza, anche se i fatti accaduti restano “fatti e solo fatti” che difficilmente possono essere contestati.

La Voce dell’Isola offre una panoramica delle prime pagine dei principali quotidiani di ieri e di oggi e una sintetica carrellata di ciò che è stato scritto, quale “termometro” di una situazione che tutti ci auguriamo possa mutare al più presto.


18 agosto

HUFFINGTON POST

Da 15 anni, da quando la società si chiama Autostrade per l’Italia ha raccolto quasi 9,5 miliardi di euro di utili. Dai numeri contenuti nei bilanci societari – consultati dall’Ansa a pochi giorni dal crollo del ponte Morandi di Genova – si evince che il gruppo ha incassato 10 miliardi, a partire dalla privatizzazione nel 1999. La gran parte dei quali affluiti sotto forma di dividendi nella holding Atlantia, che li ha utilizzati per remunerare i suoi soci e finanziare l’attività di diversificazione della società infrastrutturale, controllata al 30% dalla famiglia Benetton


19 AGOSTO

HUFFINGTON POST

“Sulla sicurezza stradale lo Stato non c’è più”

Il procuratore di Genova Cozzi al Corriere della sera: “Il concessionario è come se fosse diventato il proprietario delle autostrade, non l’inquilino che deve gestirle”

“Premesso che l’indagine è in una fase preliminare ed esiste comunque un segreto istruttorio, posso tuttavia fare un ragionamento più generale: io ho qualche difficoltà ad accettare l’idea che il tema della sicurezza pubblica stradale sia rimesso nelle mani dei privati. La filosofia del nostro sistema vede oggi uno Stato espropriato dei suoi poteri, una sorta di proprietario assenteista che ha abdicato al ruolo di garante della sicurezza. Come se avesse detto al privato, veditela tu”. Lo dice il procuratore di Genova, Francesco Cozzi che, intervistato dal Corriere della Sera, rileva: “Nel momento in cui lo Stato abdica alla funzione di controllo ci vorrebbe almeno un’agenzia terza che garantisse la sicurezza, non il concessionario stesso. Credo che il crollo del ponte Morandi porti a ripensare tutta la materia”.


18/19 AGOSTO

La Repubblica

Genova, Mattarella: “Tragedia inaccettabile, accertamento rigoroso delle responsabilità”. Fico: “Chiedo scusa a nome dello Stato”

di ALBERTO CUSTODERO

Ai funerali di Stato applausi per il presidente della Repubblica e per esponenti del governo gialloverde. Presenti i presidenti del Parlamento, il premier, numerosi ministri, il governatore della Liguria e il garante del M5S Beppe Grillo. Fischi per il segretario dem Martina e l’ex ministra della Difesa Pinotti. Hanno partecipato anche i vertici di Autostrade per l’Italia

ROMA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato commosso, accolto da un lungo applauso, ai funerali delle davanti ai feretri delle 19 vittime che hanno accettato i funerali di Stato celebrati dal cardinale Angelo Bagnasco. Il presidente ha abbracciato alcuni parenti. “Genova è stata colpita – ha dichiarato alla fine della cerimonia funebre – tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. È una tragedia inaccettabile”.
Al presidente della Camera è toccato porgere le scuse. “Oggi – ha detto Roberto Fico – i familiari delle vittime ci hanno dato un grande insegnamento e chiedo scusa, anche se non è mia colpa oggi, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse sono sempre una parola importante”.

Dal presidente della Repubblica è stato poi chiesto “un accertamento rigoroso delle responsabilità”. “Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia – ha affermato – che dimostra unità in questo stato d’animo. Il Paese unito rende più forte l’accertamento della verità che va perseguita con rigore”. “Ora – sottolinea il capo dell Stato – è il momento della vicinanza ai familiari, ai feriti ed alle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni”.
Nel padiglione blu Jean Nouvel della Fiera di Genova dove si sono svolti i funerali solenni hanno partecipato molti politici e leader di tutti gli schieramenti quasi tutti accolti da applausi. I politici dem sono invece stati accolti da fischi rivolti in particolare al segretario del Pd Maurizio Martina e all’ex ministra della Difesa Roberta Pinotti.


18 AGOSTO

IL MESSAGGERO

Bagnasco: Genova non si arrende

Applausi al governo, fischi al Pd

È un funerale pieno di simboli quello che Genova riserva a 19 delle 43 vittime del Ponte Morandi, l’ennesima cerimonia solenne davanti una distesa di bare in un’Italia che anziché una Repubblica fondata sul lavoro sembra esser tenuta insieme dalle tragedie. Lo sa prima di tutti il capo dello Stato Sergio Mattarella che infatti parla di «tragedia inaccettabile» e chiede da un lato il «rigoroso accertamento delle responsabilità», e dall’altro che lo Stato «garantisca sicurezza» ai suoi cittadini.

Perché giustizia e sicurezza sono il collante senza il quale un paese perde il senso stesso di comunità. Il presidente della Camera Roberto Fico, dopo aver abbassato la testa davanti ai familiari delle vittime, va dritto al punto. «Chiedo scusa a nome dello Stato, anche se non è mia oggi la colpa, per quello che può non aver fatto negli ultimi anni». Simboli, dunque.

C’è il crescendo di applausi della gente ai vigili del fuoco, che ormai l’Italia funestata dai disastri ha eletto ad eroi imperituri: quando entrano nell’hangar dove in tempi di pace si tiene il salone nautico, i cittadini iniziano a battere le mani e smettono un minuto e mezzo dopo. Un saluto spontaneo, caldo e vero che imbarazza questi uomini abituati a vedere cose che nessuno mai dovrebbe. E ci sono i giocatori di Genoa e Sampdoria che arrivano insieme e si siedono l’uno accanto all’altro, facendo saltare il cerimoniale che li aveva separati. Ancora: c’è la rappresentazione plastica del potere che cambia. La sinistra che ha governato Genova per cinquant’anni non ha un posto a sedere non solo tra le autorità ma neanche tra la folla: il segretario Maurizio Martina e l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti almeno ci mettono la faccia e si prendono una selva di fischi. Al ‘cinesè Sergio Cofferati, neanche quelli; l’ex leader della Cgil che qui ha fatto le primarie del Pd manco se lo ricordano. Per Salvini e Di Maio, ma anche per il premier Giuseppe Conte e il resto del governo, è invece un’ovazione. Un riconoscimento tutto sulla fiducia che l’esecutivo gialloverde deve ora ripagare. E non sarà facile viste le aspettative. (…) «Genova – scandisce l’arcivescovo – non si arrende: l’anima del suo popolo continuerà a lottare. Come altre volte, sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi».


18 AGOSTO

IL GIORNO

Funerali di Stato Genova, Bagnasco: città non si arrende. Fico chiede scusa

L’arcivescovo ha parlato di una “doverosa giustizia”, che però “nulla può cancellare e restituire”. Applausi per Mattarela e per il governo. Fischi per alcuni parlamentari Pd. Il presidente della Camera: “Chiedo scusa a nome dello Stato”. Omaggio ai vigili del fuoco

Genova, 18 agosto 2018 – Dolore, lacrime e commozione ai funerali di Stato per 19 delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Oggi è il giorno del lutto nazionale, con le esequie celebrate nella Fiera. A celebrare il rito è stato l’arcivescovo della città, il cardinale Angelo Bagnasco, che nell’omelia ha parlato di uno “squarcio nel cuore della città”, invocando “doverosa giustizia”. Applausi per i vigili del fuoco, così come per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato alla cerimonia dopo essersi recato sul luogo del crollo, dove si è commosso. Stessa accoglienza anche per Giuseppe Conte e per due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Fischi invece hanno accolto alcuni parlamentari Pd, mentre al termine della cerimonia il presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto scusa “a nome dello Stato”. Presenti anche Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci, rispettivamente presidente e a.d. di Autostrade per l’Italia.

MATTARELLA COMMOSSO, APPLAUSI ANCHE AL GOVERNO – Alle esequie oltre al presidente Mattarella, hanno partecipato i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati e il premier Giuseppe Conte. Presenti anche decine di sindaci con i gonfaloni dei loro comuni. Mattarella prima di recarsi ai funerali è andato sul luogo del crollo e si è commosso (FOTO) osservando i resti dell’auto trovata nelle ore scorse dai soccorritori sui cui viaggiava la famiglia. Arrivato poi ai funerali, è stato accolto da un lungo applauso e dagli abbracci dei parenti delle vittime, a cui si è avvicinato per parlare. In un secondo momento, finita la cerimonia funebre, ha parlato di “impegno rigoroso per la verità”

Stessa accoglienza di applausi anche per i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, così come per il premier Giuseppe Conte e il presidente della Camera Roberto Fico. Anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, è arrivata alla fiera di Genova, così come il ministro Tria, il governatore ligure Giovanni Toti e tutta la giunta regionale. Breve incursione di Beppe Grillo: il fondatore del Movimento 5 Stelle ha voluto portare il suo saluto alle famiglie delle vittime. Entrato nel padiglione della Fiera, è stato con loro per pochi minuti, senza incontrare le autorità e ha poi lasciato la zona.

FICO CHIEDE SCUSA – Toccanti le parole del presidente della Camera Roberto Fico, al termine della cerimonia. “Oggi i familiari delle vittime, ha detto raggiungendo la prefettura di Genova, dove è in corso un vertice del consiglio dei ministri – ci hanno dato un grande insegnamento e chiedo scusa, anche se non è mia colpa oggi, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse sono sempre una parola importante”. Fico ha promesso giustizia: “I familiari delle vittime ci hanno chiesto giustizia e questa è una richiesta legittima e noi che siamo servitori dello Stato e quindi serviamo tutti i cittadini la vogliamo accogliere fino in fondo, perché è il nostro compito fare chiarezza e giustizia”.


18 AGOSTO

AVVENIRE

MATTARELLA: ACCERTAMENTO RIGOROSO DELLE RESPONSABILITA’

“Un accertamento rigoroso delle responsabilità” per il disastro di Genova è stato chiesto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione alle televisioni dopo i funerali delle vittime. “Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia che
dimostra unità in questo stato d’animo – aggiunge – il Paese unito rende più forte l’accertamento della verità che va perseguita con rigore”. Ora, sottolinea – è il momento della “vicinanza ai familiari, ai feriti ed alle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni”.

“È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro paese. È una tragedia inaccettabile”, ha aggiunto. “Vi sono tre impegni che vanno adesso onorati: quello di vicinanza ai familiari di chi ha perso la vita, ai feriti e alle famiglie che hanno dovuto lasciare le abitazioni perché in pericolo. L’impegno di un accertamento rigoroso e sollecito delle responsabilità. Il dovere di assicurare al nostro paese la sicurezza delle strade e dei trasporti. Sono impegni dell’Italia per Genova e anche per l’intero nostro paese”, ha concluso.


18 AGOSTO

SOLE 24ORE

I funerali di Stato a Genova, Mattarella: accertamento rigoroso delle responsabilità

Fischi per i parlamentari dem, la commozione del capo dello Stato
Poco prima dell’inizio della cerimonia fischi dei cittadini hanno invece accolto l’arrivo di alcuni parlamentari del Pd, mentre applausi prolungati si sono levati per l’arrivo nel padiglione del capo dello Stato e dei rappresentanti del governo, dal premier Giuseppe Conte e i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, al ministro delle Infrastrutture e Danilo Toninelli. Presenti anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il governatore ligure Giovanni Toti e tutta la giunta regionale. Prima della cerimonia Mattarella sì è commosso parlando con i parenti delle vittime, incontrate dopo aver visitato il cantiere dei vigili del fuoco sotto ponte Morandi dove proseguono intanto le attività di ricerca dei dispersi e della messa in sicurezza dell’area.


PHOTOGALLERY: LE PRIME PAGINE DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI


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