Messina, Siracusa e Ragusa al ballottaggio

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Sono tre i capoluoghi di provincia siciliani, che domani, domenica 24 giugno, andranno al ballottaggio. Occhi puntati su Messina, Ragusa e Siracusa dove nessun candidato è riuscito a superare al primo turno la soglia del 40% necessaria per l’elezione. Nella città dello Stretto, che nella sfida a sette del primo turno ha bocciato il sindaco uscente Renato Accorinti con solo il 14,21% dei voti, la partita si gioca nel campo del centrodestra, o quasi. Dino Bramanti, sostenuto da Lega, Fdi, Forza Italia, DiventeràBellissima e Popolari autonomisti, sfiderà il deputato regionale, eletto nella fila dell’Udc ma poi passato al gruppo misto, Cateno De Luca: 33683 voti per Bramanti al primo turno (28,26%) e 23616 (19,81%) per De Luca. A Ragusa gioca in difesa il M5S che, dopo cinque anni di amministrazione e la decisione del sindaco Federico Piccitto di non ricandidarsi, cercherà di mantenere la fascia tricolore. Antonio Tringali, per il quale sono arrivati in Sicilia sia il vicepremier Luigi Di Maio che il ministro per il Sud Barbara Lezzi, sfiderà Giuseppe Cassì, gloria del basket ragusano, alla sua prima esperienza politica e che potrà contare sul sostegno di Fdi. Fra i due, al primo turno, uno stacco di appena 647 voti: 7942 per Tringali, 7295 per Cassì.  (AdnKronos)

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