INIZIATIVA LAV IN PIAZZA- per un fisco amico degli animali

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di Tania Dipietro

 

È iniziata sabato 10 marzo 2018, la campagna nazionale della LAV – Lega Anti Vivisezione che per questo weekend e per il prossimo sarà presente con l’allestimento di appositi tavoli in molte piazze italiane, facilmente individuabili andando sul sito della stessa associazione http://www.lav.it/lav-in-piazza. Anche a Catania, in via Etnea (entrata di Villa Bellini) presso i tavoli allestiti dai volontari in pettorina arancione sarà possibile con un piccolo contributo portare a casa un uovo di Pasqua Vegan che sovvenzionerà la nuova Campagna Nazionale, nonché  firmare la nuova petizione “Per un fisco non più nemico dei Quattrozampe”, lanciata per consentire alle famiglie una convivenza domestica meno costosa con gli animali ospitati.

Molti utenti avranno già visto sui social lo spot che vede Edoardo Stoppa, conduttore televisivo e noto animalista, promuovere le giornate in  piazza organizzate dai volontari LAV https://www.facebook.com/edoardostoppafanpage/videos/vb.387927301640/10155226600446641/?type=2&theater.  Lo slogan adottato per l’occasione è “I PIU’ TASSATI, per un fisco non più nemico dei quattrozampe”. Il messaggio,  chiaro e diretto,  riguarda tutte le famiglie italiane che vivono con un animale domestico e che reduci dalla crisi economica e da un’incisiva diminuzione del potere d’acquisto auspicano maggiori sgravi fiscali per il sostentamento dei quattrozampe.  Ma quali sono gli obiettivi che la LAV si prefigge di raggiungere lanciando questa originale petizione?

Innanzitutto una riduzione sull’aliquota iva applicata al cibo e cure per animali. Al momento infatti tale imposta è del 22% ed è, pensate, la stessa percentuale usata per automobili, pacchetti turistici e beni di lusso in generale.

Anche la percentuale detraibile sulle spese veterinarie è alquanto insoddisfacente: essa infatti non tiene conto del numero di animali presenti in famiglia ma stabilisce a priori una franchigia di € 129,11, superata tale spesa si può usufruire di una detrazione irpef del 19% ma con un tetto massimo di € 387,40. Ciò significa che nel caso in cui il contribuente spendesse in un anno € 387,40 o addirittura di più, potrebbe portare in detrazione unicamente €  49,06.

Infine la petizione lanciata dalla LAV mira a ridimensionare il costo dei farmaci veterinari che arrivano a costare fino a 5 volte in più rispetto al farmaco umano che contiene lo stesso principio attivo. Un esempio semplicissimo di tale speculazione si evince dall’acquisto di un normale diuretico, il lasix ad esempio, che costa solo € 1,72 contro le € 8,20 della versione veterinaria chiamata Diuren. Alla differenza di prezzo del farmaco si aggiunge l’impossibilità del veterinario di prescrivere un farmaco umano: nel Decreto Legislativo 193/2006, infatti, vengono individuati i criteri che regolano le prescrizioni dei farmaci ad uso veterinario e le sanzioni previste in caso di inosservanza da parte del medico. Per semplificare la comprensione del Decreto basterà ricordare ai lettori che il veterinario è tenuto alla prescrizione dei soli farmaci registrati per una determinata specie animale e per curare una precisa patologia, solo nel caso sporadico in cui non esista un farmaco registrato per quell’animale (e nemmeno per altre specie animali simili) si potrà ricorrere al farmaco umano.

Sulla scorta di quanto abbiamo appena appreso, affinché vivere con un animale domestico non venga più considerato un lusso, anche noi rinnoviamo l’invito della LAV che vi aspetta  con i suoi volontari nelle principali piazze italiane.

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