Fuga di gas in appartamento al centro storico di Catania: tre morti

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Erano intervenuti nel tardo pomeriggio per una fuga di gas in un appartamento di via Vittorio Emanuele all’incrocio con la via Plebiscito. Mentre i Vigili del Fuoco tagliavano una porta per accedere all’immobile si è verificata invece una terribile esplosione.

Feriti certamente due vigili del fuoco, si parla però della possibilità di vittime, secondo alcune voci non confermate addirittura quattro vittime.

Su posto sono presenti diverse unità dei Vigili del Fuoco coadiuvati da unità del 118 e delle forze dell’ordine.

h 21.00: Il bilancio dell’esplosione sarebbe gravissimo, due vigili del fuoco investiti dall’esplosione sarebbero morti, morto anche un anziano residente. Altri due vigili del fuoco sarebbero feriti e adesso in Pronto Soccorso. L’esplosione sarebbe avvenuta al numero 8 di via Sacchero.

h 21.30: Secondo prime ricostruzioni sembra che la prima squadra dei Vigili del Fuoco sia intervenuta a seguito delle telefonate di alcuni residenti allarmati dal forte odore di gas. Si trattava di un locale adibito a officina (di biciclette pare) collegato a un piccolo appartamento. Qui viveva l’anziano deceduto (e forse già svenuto al momento dell’arrivo dei Vigili del Fuoco). Si sarebbe reso necessario accedere all’immobile chiuso da un catenaccio. A questo punto uno dei Vigili (ancora da chiarire il motivo) avrebbe usato una motosega che ha provocato l’immediata esplosione investendo quasi l’intera squadra. Due sono appunto deceduti, altri due sono ricoverati all’ospedale Garibaldi con ustioni gravissime ed estese. Al momento sarebbero presenti sul posto otto squadre dei Vigili del Fuoco. Immediatamente è stato sospeso il Consiglio Comunale che era in corso e lo stesso sindaco Enzo Bianco si è recato sul luogo. Cordoglio da ogni parte d’Italia è stato espresso per la terribile notizia.

h 23.00 – Si conferma il bilancio di 3 morti e 2 feriti. Le vittime sono i vigili del fuoco Dario Ambiamonte (quarantenne catanese) e Giorgio Grammatico (trentenne, trapanese) e l’abitante dell’immobile esploso, Giuseppe Longo, sessantenne. Sembra che fosse stato lo stesso Longo ad allertare i Vigili del Fuoco per una fuga di gas, al momento si cerca di capire perché non avesse aperto la porta o la finestra permettendo così al gas di fuoriuscire. Si avanza però l’ipotesi che dopo la chiamata sia stato colto da un malore che gli avrebbe pertanto impedito di uscire così come di aprire le finestre. Esclusa la presenza di altre persone.

Escluso anche che a provocare l’esplosione sia stata la motosega dei Vigili del Fuoco, dai primi rilievi pare infatti che l’esplosione sia partita dall’interno dello stabile, particolare che è avvalorato dalle condizioni cadaveriche del povero signor Longo rinvenuto carbonizzato.

Diversi abitanti del quartiere intanto hanno offerto bevande calde e ombrelli ai soccorritori (carabinieri, polizia, finanzieri, personale sanitario oltre alle otto squadre dei vigili del fuoco) per resistere alle condizioni climatiche non proprio eccellenti, dalla stessa ora infatti piove sulla città e ciò rende problematiche le operazioni di messa in sicurezza della zona.

(in aggiornamento)

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