Prima udienza con rinvio per il processo “Nova Entra”. Anche il comune di Catania parte civile

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di Tania Dipietro

 

È  di ieri mattina 7 febbraio la notizia del rinvio  al prossimo 2 maggio della tanto attesa prima udienza nell’ambito del processo denominato “Nova Entra”. Il processo prende il nome dai canili di San Giovanni Galermo (CT) e Adrano (CT) gestiti dal Dott. M. B. e sottoposti a sequestro nel 2014 in seguito a richiesta avanzata dal Ministero della Salute che riscontrò durante un sopralluogo effettuato da un’apposita “Task  Forse Veterinaria” vari reati tra i quali reati ambientali, ai danni del benessere dei cani ivi detenuti e truffa ai danni dei Comuni che sostenevano economicamente gli animali ricoverati nelle suddette strutture inadeguate e sovraffollate.

Dopo un’attesa durata quasi 4 anni dalla presentazione delle prime denunce solo nello scorso Dicembre 2017, durante l’udienza preliminare presso il Tribunale di Catania, il Gup decideva il rinvio a giudizio del gestore del canile e di ben quattro funzionari pubblici con rilevanti capi d’accusa che vanno dal maltrattamento animale all’associazione per delinquere e truffa realizzata a danno di Enti Pubblici (si parla in effetti di circa 8 milioni di euro sborsati dai  Comuni convenzionati ai sopra citati canili).

I legali delle associazioni che hanno denunciato i fatti erano oggi presenti in aula nella persona di Tania Cipolla (avv.to de L’altra Zampa) per l’occasione delegata anche da Michele Pezone (avv.to della LNDC), Pilar Castiglia (avv.to della LAV) e per la prima volta anche il Comune di Catania è stato presente all’udienza dando mandato all’avv.to Agata Barbagallo. Risale a ieri, infatti, il comunicato stampa del Comune di Catania che chiede di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati il gestore dei canili “Nova Entra”, veterinari dell’ASP e funzionari dello stesso Comune: duro e conciso il messaggio del Sindaco Enzo Bianco che ritiene “giusto prendere una posizione netta contro le offese arrecate agli animali e il conseguente sperpero delle risorse finanziarie  collettive“.

Tuttavia  per un difetto di notifica (si presume del decreto di citazione a giudizio) per i 2 veterinari dell’ASP coinvolti nella vicenda, non è stato possibile oggi procedere con la prima udienza che è stata posticipata al 2 Maggio 2018.  Tanta l’amarezza per le  associazioni animaliste che con la speranza di assistere finalmente all’inizio di questo processo erano presenti oggi al Palazzo di Giustizia di Catania, “il rischio che si corre è la prescrizione del processo che ha atteso troppi anni prima che si giungesse al rinvio a giudizio”  spiegano i legali delle associazioni, che assicurano comunque che nulla sarà tralasciato e garantiscono la loro presenza in aula per il prossimo 02 Maggio.

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