Il diario della corsa podistica del 4° Trofeo Carnevale di Acireale

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4° TROFEO CARNEVALE DI ACIREALE

2^ PROVA DEL GRAND PRIX REGIONALE DI CORSA SENIOR MASTER 2018

Il diario della corsa

 

di Remigio Di Benedetto

 

Il Grand Prix Regionale 2018 dopo il magnifico campionato di cross svoltosi nel bosco di Piazza Armerina, “sbarca” in un ambiente “cittadino” eccezionale: siamo ad Acireale nella bellissima piazza Duomo, cuore del “più bel Carnevale di Sicilia”. A fare da cornice alla corsa degli oltre 600 podisti iscritti, l’esposizione lungo il percorso dei famosi carri allegorici dei maestri della cartapesta del centro etneo.

Manca ancora un’ora al via della corsa, ma già la piazza pullula di podisti e di turisti, i primi indaffarati nelle attività del “pre-gara” e i secondi con il naso all’insù a far foto della piazza e dei caratteristici carri allegorici. La “voce” della corsa è affidata a Giuseppe Marcellino, podista in gioventù che sa ben trasmettere le emozioni di chi si appresta ad affrontare i 10 chilometri dell’impegnativo percorso. Molti atleti indossano costumi di carnevale per la speciale graduatoria riservata agli atleti in maschera che l’organizzazione ha simpaticamente istituito quest’anno.

Sono le 9 e un quarto, è vicina l’ora della partenza. Ino Gagliardi come al solito si agita, mentre Marcellino chiama all’appello i podisti che fanno avanti e indietro nel corso Umberto per riscaldarsi in questo freddo mattino acese. Sono le 9 e 33 e Michelangelo Granata, anch’egli “in maschera” con il suo solito costume da “giudice Fidal”, spara e si parte. Il percorso corre sul tracciato triangolare del “carnevale acese” dei carri allegorici ed è ben noto alla maggior parte degli atleti, molti dei quali vi hanno già passato momenti lieti del carnevale. Ma stamattina i nostri momenti sono un poco più faticosi, ci ritroviamo subito nella ripida salita del corso Savoia, su fastidiose sconnesse basole che terminano dopo circa 300m; passiamo sull’asfalto che non è perfetto ma sicuramente più agevole da calpestare. Termina il corso Savoia, girando a destra sfioro (quasi ci vado a sbattere) una piccola ma attraente bancarella dei dolci di carnevale. Imbocco il corso Italia che ci offre una “riposante” discesa. Il presunto riposo è breve e la piazza Indirizzo ci riporta alla realtà del basolato. Iniziamo a percorrere il corso Umberto, visto dalla piazza sembra infinito, il gonfiabile non si distingue e solo superando la piazza Garibaldi, la sua “visione” si fa più concreta dando un senso di sollievo. Siamo in piazza Duomo, chiudiamo il primo giro e il secondo chilometro. Sulla salita c’è il “rifornimento” in piena azione, non è Agip nè Esso perché offre solo acqua, pura H2O. Io non ne sento assolutamente il bisogno e passo oltre. Termina la salita e lungo la discesa affianco una simpatica podista in costume da farfalla; ha due ali leggerissime ma non “vola”, è con i piedi per terra e fatica come tutti. Assieme a lei percorro il corso Umberto e in piazza duomo chiudiamo il triangolo del secondo giro. Siamo nuovamente al rifornimento, è ben frequentato ma non da tutti, la temperatura rigida e la scarsa sudorazione non mi invoglia a bere.  Il terzo giro è quello dei doppiaggi: io inizio con il doppiare l’amico Alfio D’Amore della Marathon Taormina e quando sono per la terza volta in corso Umberto, la sirena della moto che fa da battistrada alla corsa, mi annuncia che sto per essere a mia volta doppiato: il trio Osama Zoghlami (Cus Palermo), Vincenzo Agnello (Atl. Casone Noceto) e Alessandro Brancato (G.P. Alpi Apuane), mi supera volando anche senza ali, penso che “viaggino” a poco più di 3 minuti al chilometro, “roba da ragazzi”. Siamo al quarto giro, la zona del rifornimento è diventata pericolosa, ci sono tanti bicchieri e acqua a terra, molti rallentano per approvvigionarsi d’acqua, io mi butto a sinistra e cerco di schivare tutto e tutti. Sono in cima alla salita e alla svolta lambisco pericolosamente ancora una volta la bancarella dei dolci. Non vedo avversari di categoria in vista e spero di non averne in avvicinamento alle mie spalle. Quando imbocco il corso Umberto, la voce di Marcellino, diffusa in “stereofonia” lungo tutto il percorso, annuncia l’arrivo vittorioso di Osama Zoghlami, per me invece ancora la fatica di un giro del tracciato di gara. Compio ancora  doppiaggi di simpatici podisti “mascherati”; ne passa anche uno che trasporta scudo e lancia, contento lui.. Lungo la discesa del corso Italia è sempre la “voce” di Marcellino che questa volta annuncia la vittoria al femminile di Federica Sugamiele del Cus Palermo. Sto percorrendo l’ultimo giro, sono all’ultimo chilometro e per l’ultima volta percorro il corso Umberto. Cerco di mantenere sempre alto il ritmo sui miei 180 passi al minuto per evitare “spiacevoli sorpassi di categoria” in prossimità dell’arrivo. A 300m dal traguardo un piccolo “treno” di podisti in accelerazione guidati dall’amico Franco Fucile dell’Etna Running mi supera, ma nessuno di loro ha i capelli bianchi e sono tranquillo. Mi metto sulla scia di questo trenino e cerco anch’io di dare “tutto”. Sono al limite delle forze, ma ormai il “gonfiabile è li a un passo. Mi accoglie il sorriso di Cinzia Leotta che incanala a sinistra i podisti in arrivo separandoli da chi dovrà soffrire ancora per un giro; taglio il traguardo, è finita.

Non sono molte le gare belle, originali e ricche di colori e ben organizzate come il Trofeo del Carnevale di Acireale.

Un abbraccio e un ringraziamento a tutta l’organizzazione e a tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione.

Al comune.. se magari per il prossimo anno.. da una “sistematina” al fondo stradale del percorso… penso sia utile anche per il Carnevale.

Ai podisti l’arrivederci all’11 Marzo a Niscemi per la terza tappa del Grand Prix Regionale 2018.

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