Catania beffato a Reggio Calabria

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di Matteo Sicuro

 

E’ una regola non scritta del gioco del calcio: goal sbagliato, goal subito. E se non riesci a segnare quando crei 5 o 6 nitide occasioni da goal nei primi 20 minuti finisci per pagarla cara. E’ quello che si è, normalmente, verificato al “Granillo” di Reggio Calabria.

Il Catania parte in quarta e colleziona occasioni su occasioni per passare in vantaggio. Troppo forte il Catania o troppo inesistente la Reggina? Non si sa ma è evidente che in campo c’è una squadra sola e si gioca a una porta.

Teniamo conto anche della componente “fortuna”, della bravura del portiere avversario, della poca decisione sotto porta dei nostri attaccanti ma almeno 2 goal andavano fatti.

E, poi, sarebbe stata una sgambatura di allenamento in vista della partita col Bisceglie. Invece, niente di niente, zero assoluto. Intanto, la Reggina si rianimava un po’, guadagnava qualche metro di campo e alla prima azione d’attacco, al primo tiro in porta, passava in vantaggio.

Visti i valori in campo non ci dovevano essere motivi di preoccupazione perché c’era tanto ancora da giocare e la partita si poteva raddrizzare e vincere comodamente.

Sugli spalti di fede granata erano presenti poco più di duemila spettatori, silenziosi per motivi loro per tutto il primo tempo, e 400 appassionati tifosi etnei che facevano per 4.000.Il Catania, praticamente, a Reggio, ha giocato in casa.

Senza dover fare sfracelli arrivava, strameritato, il goal del pareggio che, naturalmente, andava ancora stretto al Catania ma doveva essere propedeutico per un secondo tempo più concreto e vincente.

L’intervallo avrebbe dovuto servire a riordinare le idee in casa Catania mentre i suoi sostenitori continuavano infaticabili ed entusiasti il loro incitamento.

Rientrano le squadre in campo. Anzi rientra una squadra in campo: la Reggina. Il Catania lo hanno cercato a “Chi l’ha visto?”, è rimasto negli spogliatoi.

La Reggina fantasma del primo tempo si trasforma e diventa il… Real Madrid! Niente di trascendentale, per carità, ma gioca da sola, il Catania non c’è, non è pervenuto.

E, alla fine, per quella regola non scritta, i calabresi segnano il secondo goal in dirittura d’arrivo e vincono la partita. Incredibile, ma vero.

Mister Lucarelli, a fine partita, ha dichiarato che il Catania ha fatto una grande prestazione, che non c’è motivo di preoccuparsi, che i bilanci si fanno a primavera inoltrata.

Siamo d’accordo col Mister, cosa potrebbe dire di diverso, ma ci auguriamo che a parte le dichiarazioni di rito abbia visto la stessa partita che abbiamo visto noi che amiamo il Catania e pensi adesso seriamente a trovare le soluzioni a tutto ciò che deve essere migliorato e che è emerso nettamente ieri e con la Leonzio prima.

Il centrocampo così non va (e non da ora), non supporta adeguatamente la fase offensiva e, soprattutto, non copre al meglio la difesa che, pur essendo fortissima, va inevitabilmente, in affanno.

In avanti bisogna schierare chi in questo momento può avere la cattiveria agonistica giusta per spingere la palla in rete.

Se è vero, come è vero, che il Catania dispone di 24 validi titolari bisogna mettere in campo chi offre al momento le maggiori garanzie e chi sta meglio fisicamente. Ieri si potevano, e si dovevano, utilizzare maggiori risorse perché qualcuno aveva dato tutto fisicamente e mentalmente.

Mister Lucarelli è giovane ma ha grinta, tanta voglia di arrivare e sa che Catania per lui può essere un ottimo trampolino di lancio. Da giocatore è stato un grandissimo, da allenatore, ne siamo certi, lo diventerà.

Sabato prossimo al “Massimino” viene a farci visita il Bisceglie. Farà la sua partita ma contro il Catania non ce ne deve essere per nessuno, sempre!

Forza Catania!

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2 Thoughts to “Catania beffato a Reggio Calabria”

  1. Sergio Di Marco

    Bisogna migliorare la fase realizzativa. Un goal a partita non può sempre essere abbastanza.

  2. Sergio Di Marco

    Bisogna migliorare la fase realizzativa. Una squadra che segna sempre e solo un goal a partita non può sperare di andare lontano

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