Al via la 63ma edizione del “Taormina Film Festival”

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Pre-apertura il 5 luglio al Monte Pietà di Messina

di Giuseppe Stefano Proiti

<< Credo che questa 63° edizione di “ Taormina FilmFest sia significativa perché rappresenta l’anno zero di un nuovo modello di fare il festival, affidato all’esclusiva gestione da parte della Fondazione Taormina Arte che non cederà più il marchio salvo l’apertura di bandi pubblici per quanto riguarda l’ammissione di sponsor privati. Oggi 26 giugno parte dunque un percorso nuovo con protagonista la Regione Siciliana in rapporto col Ministero, senza gravare sulle casse del bilancio regionale ma con un sostegno economico importante del Ministero. Un ringraziamento è dovuto anche alla Film Commission, al dipartimento Azione e Coesione. Siamo ad una rilegittimazione sul piano culturale del festival, sarà un’edizione robusta dal punto di vista dell’offerta cinematografica e dell’audiovisivo, che è la cosa che sta più a cuore alla Regione Siciliana e ai nostri uffici per la formazione e definizione del circuito dei festival. Auguri a Taormina, e mai come adesso auguri a un festival che è ancora vivo e che sosteniamo con tutte le nostre forze >>.

Queste le dichiarazioni in conferenza stampa  dall’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Anthony Barbagallo nella neobattezzata “Casa del Cinema” (Palazzo Ex Pretura di Taormina), seguite dall’intervento del dott. Pietro Di Miceli, nuovo Commissario della Fondazione: << Dopo anni di intoppi e di inerzia, Taormina Arte torna ad essere la struttura produttiva, tecnica e organizzativa che è stata nel passato. Questo riposizionamento della Fondazione in uno scenario molto più ampio – per questo attingiamo a dei fondi internazionali provenienti dall’Agenzia per la Coesione Territoriale – costituisce un fatto nuovo perché non è soltanto il festival e Taormina in quanto tale. Giorno 2 luglio inauguriamo ad esempio una stagione di eventi al Teatro di Morgantina. Tao Arte Sicilia significa questo: andare a Morgantina a dare il nostro supporto tecnico e artistico per far ripartire quel territorio, faremo anche delle animazioni notturne alla Villa Romana del Casale, gli allestimenti del Teatro Antico di Catania dell’anno scorso sono di Taormina Arte, Tindari è un altro sito che avrà il nostro interesse. Comunque noi guardiamo avanti e mi auguro che Taormina possa cogliere questo auspicio >>.

Parole d’incoraggiamento verso l’innalzamento della “sicilianità” le ha spese anche il Vicepresidente Vicario dell’ANEC Sino Caracappa che ha ribadito l’utilità di un festival nel nostro territorio per le produzioni cinematografiche siciliane, ma soprattutto che potesse avere una ricaduta positiva rispetto alle 190 sale siciliane. Noi abbiamo bisogno che tutto quello che viene fatto a Taormina venga messo a disposizione di un pubblico in primis siciliano, poi se siamo ancor più bravi collocheremo questi film nello scacchiere internazionale. Sappiamo che è la distribuzione la nota dolente del cinema italiano, e abbiamo colto questa sfida attingendo da tutte le sezioni del Festival di Cannes, quindi ci sarà la possibilità per la prima volta in Sicilia di avere almeno un quadro minimo di quello che si può avere a livello internazionale. Non nascondo le difficoltà che abbiamo avuto a Cannes a dire che ci siamo e ci saremo … non sono state poche, ma alla fine ci siamo riusciti e avremo 6 film o più a Cannes. La speranza è che questa nostra forte componente culturale che arriva a Taormina possa avere anche un po’ di mercato, e se gli esercenti faranno la loro parte nell’impegnarsi a proporre i nostri film riusciremo forse a dare una piccola spinta rispetto al mercato attuale del cinema siciliano. Insoamma, abbiamo trovato una formula per valorizzare anche la figura dell’esercente che per tanto tempo è stata bistrattata, e questa è una forma di rivincita nei confronti dei grandi circuiti che offrono un’omologazione del prodotto>>.

Chiude la conferenza stampa l’uomo che può essere considerato la storia del festival, il coordinatore del festival Ninni Panzera: << E’ la mia 31ma conferenza stampa di presentazione del Festival del Cinema a Taormina. Ho attraversato in questi anni grandi personaggi, ma l’emozione che ho questa volta non l’ho mai avuta. Chi mi conosce sa della mia grande passione cinematografica che però per varie ragioni, principalmente per rispetto verso chi il festival di Taormina lo ideava, sono sempre stato dietro le quinte, collaborando nella maniera più ampia possibile dall’87 fino all’anno scorso affinché questa creatura avesse una sua logica. Nel momento buio che abbiamo vissuto, mi sono trovato su input degli assessori, dei sindaci di Tormina Eligio Giardina e della città di Messina Renato Accorinti, forse della mia coscienza, di dare una risposta. Non potevano i 31 anni precedenti consentire che questo festival svanisse dietro delle problematiche giuridiche; i danni sarebbero stati incalcolabili. C’è comunque una ciclicità negli accadimenti: queste situazioni le abbiamo già vissute. Nel 1995 il festival si è svolto solo per 3 giorni al Teatro Antico, nel ’96 non si è fatto in estate e si è fatta una versione ristretta all’hotel San Domenico. Eppure quelle iniziative hanno consentito comunque la possibilità di prorogare la manifestazione. Quindi il valore e il significato che voglio dare con una punta di emozione ma con grande orgoglio e dignità, è certamente quello di non disperdere questo patrimonio e far diventare la 63esima edizione quella precedente della 64esima, che ci auguriamo possa essere ancora più bella, ancora più ricca e interessante di questa. Ripeto: è’ un’edizione di transizione ma sicuramente legata, anche in virtù della mia storia personale, a un cinema di qualità. Sono stati identificati dei percorsi; il principale è quello di cui parlava Sino Caracappa, con una selezione abbastanza attenta di alcuni film scelti a Cannes, c’è un circuito di lungometraggi italiani che ci hanno destato particolare interesse, una serie di documentari, alcuni dei quali in prima nazionale, abbiamo un omaggio a una grande interprete, fresca vincitrice dei “Globi d’Oro”, Isabella Ragonese. Lei ci accompagnerà in questo viaggio, ha già selezionato i suoi 5 film più importanti. Ovviamente non possiamo in nessun modo misurarci con il budget dei festival del passato, nonostante ciò non abbiamo tenuto un alinea di basso profilo ma di grande coerenza artistica rispetto alle risorse. L’appello che vorrei dunque fare in chiusura è quello di credere in questa manifestazione, ci saranno dei limiti e delle defaillance, ma guardate a questo evento con uno spirito non assolutamente critico o preconcetto. Sono pronto a dichiararne tutta la limitatezza, però vi prego di guardare oltre: questo è un ponte che è stato gettato tra uno spazio e l’altro per evitare che dentro ci fosse il vuoto. Vogliateci bene veramente>>.

Fatte queste premesse ad ampio raggio non ci resta che aprire le danze. L’appuntamento è stasera 5 luglio per la pre-apertura del Festival che si terrà al Monte di Pietà (Messina) con la proiezione in anteprima italiana del film “Peggio per me” di Riccardo Camilli, cui si aggiunge la prima assoluta del film di Aurelio Grimaldi “La Divina Dolzèldia” e l’anteprima italiana del documentario “La battaglia di Capo Bon” di Ruber Monterosso e Federico Savonitto.

La 63° edizione di Taormina FilmFest per la prima volta conferma il suo legame con Messina, dove il festival è nato nel 1955. Riccardo Camilli, Claudio Camilli, Tania Angelosanto, saranno presenti alla cerimonia, condotta dal giornalista Massimiliano Cavaleri.
“Peggio per me” è una favola moderna, dei giorni nostri, che in qualche modo abbraccia anche gli anni 80. Un film esistenziale, un pizzico surreale, realizzato grazie anche a un crowdfunding. La serata è organizzata da Taormina Arte e dalla Citta Metropolitana di Messina.

Al già ricco programma, presentato in conferenza stampa giorni fa, si aggiunge una prima assoluta “La Divina Dolzèldia” di Aurelio Grimaldi e un’altra anteprima italiana il documentario “La battaglia di Capo Bon” di Ruber Monterosso e Federico Savonitto. Il film di Aurelio Grimaldi ha un cast eccezionale, che vede nel ruolo della protagonista Guja Aielo e, inoltre, grandi attori siciliani come: Francesca Ferro, Mario Opinato, Maria Chiara Pappalardo, Nellina Laganà, Fabio Costanzo, Loredana Marino, Claudio Musumeci, Jacopo Cavallaro, Giovanni Alfieri, Gabriele Vitale, Claudio Caruso, Maria Chiara Signorello. Con la partecipazione straordinaria e amichevole di Tuccio Musumeci, Simona Izzo, Pippo Pattavina, Lucia Sardo. Il noto regista italiano di “Ragazzi fuori” e “La ribelle”, in questo suo ultimo film, racconta ventiquattro ore di vita, da sabato mattina al giorno dopo, di Dolzèdia, stagionata prostituta di lunghissimo corso, che ancora riceve ‘clienti’ nella sua casa al centro di Catania, affittando la sua stanza a più giovani colleghe ma anche esercitando ancora il favoloso ‘gnicche gnacche’, gioco erotico ‘segreto’, che i clienti non possono svelare pena una maledizione infernale sulla loro testa; ma che ancora molti clienti ansiosamente richiedono. Il documentario “La battaglia di Capo Bon” di Ruber Monterosso e Federico Savonitto ci parla dello scontro navale che si compì al largo di capo Bon in Tunisia la notte fra il 12 e 13 dicembre del 1941 tra una formazione di due incrociatori leggeri italiani scortati dalla torpediniera Cigno e una flottiglia di cacciatorpediniere britannici.

Il gruppo di lavoro del festival è composto da Ninni Panzera (coordinatore), Sino Caracappa e Paolo Signorelli, questi ultimi in rappresentanza dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici).

L’edizione numero sessantatré del Festival di Taormina è organizzata direttamente da Taormina Arte e gode del cofinanziamento di Sensi Contemporanei, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Direzione Generale  Cinema, dell’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo / Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Ass.to BB.CC, di Sicilia Film Commission, della città di Taormina e di Messina e della Città Metropolitana di Messina ed inoltre  del supporto dell’Anec, dell’Agis, del Comitato di Coordinamento dei Festival Siciliani,  delle Università di Messina e Catania, del Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina,  del Cral, della Città Metropolitana di Messina,  della Fondazione Albatros,  dell’IISS Salvatore Pugliatti di Taormina e della  Fondazione Fiumara d’Arte.

Partner privati del festival sono: Coca Cola, Jaguar, Gerardo Sacco Blues & Wine Soul Festival, Compagnia della Bellezza.

Partner tecnici del festival sono: Exposistem, Linea Emme, Babilonia, Casa Cuseni, Compagnia Nazionale Danza Storica, Hotel Metropol, PassParTao, Bbanda e Taormina APP.

Partner nel settore Food del festival sono: NonsoloCibus, Pasticceria Lillo Freni, Cannata La Boutique del pane, Steccogelato, Caffè El Negrito, Sibeg, Gicap , Cral Città Metropolitana di Messina, Qui Conviene, Siculo e Divino e Vaja Beer and Food.

 

 

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