I primi 100 anni di “nonna Carmelina” a Francavilla di Sicilia

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di Nello Cristaudo

 

Un traguardo che si ripete e diventa festa per l’intera comunità. Oggi 16 maggio 2017,  la Signora Carmela Fallone  (per tutti Carmelina) ha avuto l’onore di tagliare l’ambito traguardo  dei suoi primi 100 anni. Nasceva il 16 maggio 1917 a Francavilla di Sicilia, da Antonino e da Pirinei Lucia, terza di quattro figli (Saro, Angelica, Carmela e Peppino), nel mezzo della prima guerra mondiale e a solo tre giorni di distanza dalle apparizioni di Fatima. Sposa esemplare di Don Filippino Licciardello, famoso mastro falegname del luogo,  che sposò il 4/7/1948 e dal quale si separò solo per la morte avvenuta nel 2006, dopo 58 anni di vita coniugale, da cui sono nati i figli Antonino e Barbara.

Nonna Carmelina, mi piace chiamarla così in maniera affettuosa, racchiude in se il fascino straordinario delle persone buone, semplici,  vere, che hanno conosciuto il dolore, la fatica, la guerra. Ma sanno ancora, malgrado la veneranda età, sorridere, accarezzare, raccontare ed esprimere umanità, affetto e orgoglio.  Si perché lei, con orgoglio, ha manifestato  l’identità ed il senso di appartenenza a radici comuni, è sempre stata un fulgido esempio per intere generazioni, ed ha rappresentato – attraverso la sua dinamicità e capacità – l’esempio di una donna moderna, precorritrice di eventi ed artefice del suo destino.

Il suo eclettismo (commerciante, appassionata di foto, mamma, moglie, imprenditrice, automobilista sino ai 93 anni, una delle prime donne del piccolo centro dell’Alcantara ad avere la patente di guida negli anni del dopoguerra) e la sua  vivacità,  che come lei stessa conferma in una sua pubblicazione edita per l’occasione dal titolo “100 anni e… persone e ricordi nel cuore e nella mente” , non le hanno impedito di coniugare la sua spiccata religiosità e di avere una gran fede che è sempre stata per lei un punto di riferimento in tutta la sua  vita, specialmente nei momenti più critici. Come lei stessa ama dire “Sia fatta la sua volontà e non la mia e il Signore affligge ma non ci abbandona” . Questa è nonna Carmelina a cui oggi, anche un drappello di bersaglieri d’istanza in paese per il G7 di Taormina, hanno formulato i più entusiasti auguri. E lei,  ricambiando l’inaspettato saluto, per omaggiarli ha indossato il loro berretto e con fare da “marescialla” li ha….. messi in riga festeggiando con loro.

Infine, molto interessante, l’edizione del libro di cui si accennava sopra, dove in un racconto auto celebrativo curato dalla figlia Barbara, nonna Carmelina si racconta  partendo dai suoi genitori, passando dalla sua nascita, i sacramenti dell’iniziazione cristiana, il suo matrimonio e l’arrivo dei figli, sino a giungere ai nostri giorni che conclude con i suoi primi 100 anni.  Anche l’Amministrazione Comunale, guidata da Lino Monea, ha porto gli auguri alla centenaria donando una pergamena, dei fiori ed una torta per festeggiare con la comunità francavillese l’eccezionale evento, “orgogliosi di avere una concittadina esemplare, nell’impegno familiare e nella dedizione quotidiana ai sacrifici di una vita onesta e laboriosa”  ci ha affermato il sindaco Monea che continuando “Partecipiamo a questa giornata di festa che sia una luce di speranza per  tutta la comunità e rappresenti un esempio per i francavillesi”.

Non ci resta che augurare a nonna Carmelina i più fervidi auguri di ogni bene ed altri anni pieni di serenità e gioia.

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