“Le Voci del Deserto” spettacolo concerto sulla Bibbia a Francavilla di Sicilia

Condividi questo articolo?

di Nello Cristaudo

 

La parrocchia Santa Maria Assunta di Francavilla di Sicilia, retta da Don Gerry Currò, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia e con il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Via Regia dell’Alcantara  presenta uno spettacolo intitolato “Le Voci del Deserto” in concerto, rappresentazione unica nel suo genere che racconta alcuni episodi tratti dalla Bibbia, tra musiche e parole nella storia dell’uomo,  che avrà luogo nel cineteatro comunale “Arturo Ferrara” della cittadina dell’Alcantara  giorno 5 maggio  prossimo alle ore 19,30.

In una conferenza stampa, appositamente convocata nella Chiesa dell’Annunziata, Padre Currò ha  reso noto le motivazioni che hanno indotto gli organizzatori a mettere in scena un simile e caratteristico show che ha, oltretutto,  un nobile ed importante scopo: mettere su una serata di beneficienza a favore della Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo Bambin Gesù dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, che tanto bene fa e continua a fare ai più piccoli bisognosi di cure e interventi chirurgici al cuore.

“Oggigiorno  c’è bisogno di comunicare i contenuti della sacra Bibbia con un linguaggio più moderno ed attuale – ha affermato Don Gerry  illustrando alla stampa – in quanto sopratutto i giovani hanno difficoltà a recepire il messaggio dei testi sacri.” E continuando ha asserito: “quale miglior modo se non quello di utilizzare un linguaggio nuovo, mediante effetti multimediali, con musiche originali, coreografie e rappresentazioni teatrali  che riescono a  raggiungere tutti, giovani e anziani. “ Inoltre ha pure spiegato che in questo progetto ha voluto coinvolgere le varie istituzioni a partire dall’Istituto comprensivo di Francavilla di Sicilia,  il comune che ospita la manifestazione nel proprio teatro municipale  e l’Unione dei Comuni, nonché la cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina: opere concrete di solidarietà e di carità in collaborazione con queste istituzioni per dare dei segnali ben visibili a tutti.

Dott Agati e Don Venuti

La professoressa Angela Mancuso, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Francavilla, ha dichiarato di “aver aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa, perché rientra espressamente negli obiettivi che la scuola si pone, ossia scuola aperta al territorio e alle istituzioni in esso operanti come la Parrocchia. In questo caso si tratta di  un messaggio di fede, di cultura  e di solidarietà a favore di bambini sfortunati che necessitano di cure cardochirurgiche e che vede impegnate le classi 4^ e 5^ della Scuola Primaria e di tutte quelle della Scuola Secondaria Primaria con il coinvolgimento multidisciplinare dei vari insegnati che già stanno preparando all’evento tutti gli alunni. Per di più – ha precisato – che i ragazzi non sono stati obbligati ma invitati a partecipare.”

Padre Francesco Venuti, parroco di Gaggi e cappellano dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, ha precisato nel suo intervento che: “si tratta di una manifestazione oltre che di cultura e di solidarietà, di valorizzazione del territorio nel senso che, collaborando con  le istituzioni come per l’appunto la Cardiochirurgia Pediatrica , si evidenziano le cose buone e belle che insistono nel  territorio, dandoci una forza positiva che ci proviene dalla Parola di Dio.”

Il dottore Salvatore Agati, primario della Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo  Bambin Gesù di Taormina, ha tenuto a sottolineare come i bambini che vengono curati nel loro centro non sono dei numeri ma persone a cui danno  tutto il loro impegno e la loro professionalità. E ringraziando gli organizzatori per aver pensato al suo reparto, a cui donare il ricavato del contributo spontaneo degli spettatori  per i  biglietti d’ingresso per beneficenza, ha affermato che sia lui che i suoi collaboratori sono dei medici privilegiati, che sono in contatto con le esigenze di questi piccoli ammalati e dei loro  genitori. Ha invitato tutti a visitare concretamente il reparto da lui diretto,  non come meri spettatori di un luogo d’eccellenza sanitaria, ma come gesto concreto di solidarietà per il bene della vita.

Lo spettacolo, come dicevamo in premessa, narra alcuni episodi della Bibbia, in un continuo susseguirsi di musiche ed effetti sonori con scene realizzate in location suggestive. Il nome della Band “le Voci del Deserto” trae origine da un genere musicale nuovo, con l’utilizzo delle voci e degli strumenti musicali:  si emettono suoni che echeggiano immagini del passato, un passato che è presente e futuro. L’intento della Band è “immaginare” e far immaginare attraverso queste sonorità, i passi descritti dagli uomini nella “Bibbia” ed il susseguirsi continuo di immagini , musiche,  effetti sonori, voci fuori campo e canzoni rendono la manifestazione un cortometraggio della Storia Biblica.  La combinazione fra musiche e voci, fra narrazione “verbale e visiva”, crea uno show  unico nel suo genere per originalità e ricchezza artistica,  ottenendo un consenso più ampio possibile per ogni tipo di pubblico presente. La durata prevista è di un ora e 15 minuti circa. Inoltre, il gruppo artistico si avvale di una propria struttura scenografica, costituita da pedane su cui si esibiscono i musicisti e da un mega schermo trasparente, grazie al quale si realizza uno spettacolo multimediale dagli effetti scenici suggestivi, proiettando sullo stesso cortometraggi e testi delle canzoni che raccontano i vari episodi biblici.  La regia video è di Salvo Romania, il montaggio video di Alfio Ossino le musiche originali di Rosario Tomasello mentre testi e musica del mezzosoprano M° Raffaella Corvaia, gli arrangiamenti musicali del M° Emanuele Chirico, program. Computer e dir. Musicale Salvo Amore.

La messa in scena di questo spettacolo ci da l’occasione per riflettere un momento su che senso  dare oggi al testo sacro per eccellenza, libro best seller (più venduto) al mondo. La Bibbia, libro che ha Dio come vero autore a motivo del messaggio salvifico, scaturito da una esperienza di fede e di preghiera, attesta un susseguirsi di eventi di salvezza che raggiungono il vertice nel mistero pasquale di Cristo. Per la comunità cristiana la Bibbia non è solo punto di riferimento, di confronto, di conoscenza di Gesù, di crescita nella fede, ma è mezzo di vera comunione con Dio e con gli uomini: “sorgente pura  e perenne di vita spirituale” (DV, 21) .

Fede, Chiesa e Bibbia sono realtà legate fra loro da un intimo rapporto Se si vuole dare un significato adeguato al senso della Bibbia oggi, cioè del suo messaggio di salvezza, bisogna che si cerchi di non fermarsi al << senso estetico formale >>, che ricerca il significato materiale delle parole e delle forme letterarie;   né accontentarsi  solo del << senso storico>> , quello che  l’autore sacro intese dire ai suoi contemporanei. Inoltre accentuare solo il <<senso esistenziale>>, quello che privilegia le risonanze interiori dell’uomo dopo la lettura  di una pagina sacra, si rischia di dimenticare il senso fondamentale del testo originario con il pericolo diu arbitrarie accomodazioni.

Il vero significato della Bibbia non si coglie in nessuno di questi sensi presi isolatamente, ma nella loro comprensione profonda e completa, che abbraccia le varie componenti filologiche, storiche –critiche teologiche-vitali, che hanno armonica risonanza nell’intelligenza e nel cuore dell’uomo, che si sottomette all’azione dello Spirito Santo, vivente nella coscienza attuale della Chiesa.

È urgente, pertanto, nel nostro tempo far crescere una coscienza viva che comprenda tutti questi sensi, in modo da permettere di cogliere il messaggio nella sua completezza e l’importanza della Bibbia nella vita della comunità, che ascolta, si converte, prega e annuncia la Parola di Dio.

Si tratta cioè di cogliere il rapporto tra Bibbia e spiritualità, tema oggi poco noto ma fondamentale in tutta la tradizione cristiana; si tratta di recuperare il valore del senso spirituale della Bibbia, scoprirne il significato nella vita della Chiesa, nelle espressioni esplicite ed in quelle implicite, metterne in evidenza i legami che l’uniscono alla vita di tutto il popolo di Dio, evidenziarne le componenti nell’ambito del mistero di Cristo e della Chiesa.

In una parola bisogna porre al centro della vita della Chiesa e del credente la Parola di Dio, riproponendo, attraverso quanto i Padri della Chiesa chiamavano <<senso spirituale>>, una lettura reinterpretativa dell’evento salvifico consegnato nelle Sacre Scritture alla nostra situazione. È un problema che gli studiosi chiamano di ermeneutica, ossia un tentativo di analisi metodologica per superare il momento “tecnico” dell’esegesi biblica  ( quello che studia il senso di ogni parola) con l’altro “pastorale-esistenziale” più legato alla vita di ogni giorno.

Questo innovativo spettacolo, dal linguaggio moderno, è l’occasione per riflettere su cosa sia possibile attuare quando le istituzioni interagiscono fra loro senza rimanere irretiti nelle maglie di una politica miope che non è a servizio della gente  ma è invece il frutto  di interessi particolari messi in essere per meri giochi di potere che purtroppo, poi, cadono come macigni sulla pelle delle persone.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.