Percorso formativo sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia” a Francavilla di Sicilia

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di Nello Cristaudo

 

Punta in alto la parrocchia Santa Maria Assunta di Francavilla di Sicilia, retta da Don Gerry Currò,  che per il periodo quaresimale ha organizzato un percorso formativo sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia”, sull’amore nella famiglia. A tenere le lezioni sul documento papale è stato chiamato Don Roberto Romeo, ecumenista ed orientalista, professore di Ecclesiologia e Teologia Trinitaria presso l’Istituto di Scienze Religiose  “S. Maria della Lettera” di Messina e specializzatosi a Roma.

Padre Gerry Currò

Abbiamo chiesto all’Arciprete Currò, dinamico nuovo parroco francavillese che in appena cinque mesi sta rivoluzionando ogni cosa ma sempre in spirito di continuità, qual è il senso di questo corso che si terrà il 20 marzo, il 27 aprile e il 18 maggio. Ci risponde dicendoci che: ”Viviamo il tempo salutare della Quaresima, tempo di conversione al Signore, nel quale si proclamano le Sacre Scritture e ci si esprime anche attraverso i documenti del Magistero, come per l’appunto  è l’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”. Quale occasione migliore per gustare questo documento in questo periodo nel quale siamo chiamati a lasciarci convertire dallo Spirito al Vangelo della vita”.  E continuando afferma: “Conoscere i documenti della Chiesa, ci aiuta maggiormente nel percorso di conversione interiore che la Chiesa  propone a noi tutti nella Quaresima. Essi esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana, l’immagine cristiana di Dio ed anche la conseguente visione dell’uomo”.

“Amoris laetitia” (AL – “La gioia dell’amore”), l’Esortazione apostolica post-sinodale “sull’amore nella famiglia”, datata non a caso 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, raccoglie i risultati di due Sinodi sulla famiglia indetti da Papa Francesco nel 2014 e nel 2015, le cui Relazioni conclusive sono largamente citate, insieme a documenti e insegnamenti dei suoi Predecessori e alle numerose catechesi sulla famiglia dello stesso Papa Francesco. Tuttavia, come già accaduto per altri documenti magisteriali, il Papa si avvale anche dei contributi di diverse Conferenze episcopali del mondo (Kenya, Australia, Argentina…) e di citazioni di personalità significative come Martin Luther King o Erich Fromm. Particolare una citazione dal film “Il pranzo di Babette”, che il Papa ricorda per spiegare il concetto di gratuità

L’Esortazione apostolica colpisce per ampiezza e articolazione. Essa è suddivisa in nove capitoli e oltre 300 paragrafi. Ma si apre con sette paragrafi introduttivi che mettono in piena luce la consapevolezza della complessità del tema e l’approfondimento che richiede. Si afferma che gli interventi dei Padri al Sinodo hanno composto un «prezioso poliedro» (AL 4) che va preservato. In questo senso il Papa scrive che «non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero». Dunque per alcune questioni «in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, “le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato”» (AL 3). Questo principio di inculturazione risulta davvero importante persino nel modo di impostare e comprendere i problemi che, aldilà delle questioni dogmatiche ben definite dal Magistero della Chiesa, non può essere «globalizzato».

Don Roberto Romeo

Ma soprattutto il Papa afferma subito e con chiarezza che bisogna uscire dalla sterile contrapposizione tra ansia di cambiamento e applicazione pura e semplice di norme astratte. Scrive: «I dibattiti che si trovano nei mezzi di comunicazione o nelle pubblicazioni e perfino tra i ministri della Chiesa vanno da un desiderio sfrenato di cambiare tutto senza sufficiente riflessione o fondamento, all’atteggiamento che pretende di risolvere tutto applicando normative generali o traendo conclusioni eccessive da alcune riflessioni teologiche» (AL 2).

Poste queste premesse, il Papa articola la sua riflessione a partire dalle Sacre Scritture con il primo capitolo, che si sviluppa come una meditazione sul Salmo 128, caratteristico della liturgia nuziale ebraica come di quella cristiana. La Bibbia «è popolata da famiglie, da generazioni, da storie di amore e di crisi familiari» (AL 8) e a partire da questo dato si può meditare come la famiglia non sia un ideale astratto, ma un «compito “artigianale”» (AL 16) che si esprime con tenerezza (AL 28) ma che si è confrontato anche con il peccato sin dall’inizio, quando la relazione d’amore si è trasformata in dominio (cfr AL 19). Allora la Parola di Dio «non si mostra come una sequenza di tesi astratte, bensì come una compagna di viaggio anche per le famiglie che sono in crisi o attraversano qualche dolore, e indica loro la meta del cammino» (AL 22).

Con l’esortazione apostolica post-sinodale, papa Francesco ha avviato un processo  che rimane aperto alle varie discussioni dottrinali,  morali e pastorali , ammettendo che potranno esistere diversi modi  di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che ne derivano.

E in effetti siamo di fronte ad una molteplicità di interpretazioni, a volte diametralmente opposte, spesso incompatibili tra loro, che hanno prodotto una grande confusione tra fedeli e pastori, anche perché talvolta ci si è accontentati con una prima lettura semplificatrice e addirittura manipolatrice dei grandi mezzi di comunicazione. Il dibattito non dà segno di spegnersi, anzi si sviluppa con toni sempre più accesi. In particolare grande eco ha avuto l’iniziativa di quattro cardinali, che hanno esposto pubblicamente alcuni “Dubia”, che secondo una prassi consolidata avevano presentato al Papa e alla Congregazione per la Dottrina della Fede, senza aver ottenuto la desiderata risposta chiarificatrice. Tempo e pazienza saranno necessari per “fare chiarezza” e con questa illuminante iniziativa posta in essere dalla Parrocchia di Francavilla ,  grazie anche al prezioso contributo esplicativo ed interpretativo  di Don Roberto Romeo, si avrà l’opportunità di conoscere meglio questo interessante documento del Magistero della Chiesa.

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