Cerimonia di Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana dei Volontari in Ferma Prefissata

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di Nello Cristaudo

 

Si è svolta, nei giorni scorsi  alla caserma “ Giovanni Duca” di Verona,  la cerimonia di Giuramento di fedeltà  alla Repubblica Italiana dei Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1) del 3° bando 2° Blocco 2016. Ben 464 i Volontari che,  sulla piazza d’armi della caserma scaligera,hanno pronunciato la formula dicendo uno scrosciante “lo giuro”. Poi, in un atmosfera tipica dei grandi momenti in cui ci si ritrova come italiani dinnanzi ai simboli istituzionali, sono partite le note dell’inno di Mameli cantato a squarcia gola dai militi e di seguito una marcia di ordinanza, eseguite ambedue dalla Fanfara dei Bersaglieri.  Le tribune, dove erano allocati parenti ed amici dei giurandi, erano gremite e, un atmosfera gioiosa ma anche di profonda commozione e silenzio, ha segnato il passaggio delle truppe schierate per il fatidico “si” allo Stato nonché per l’accesso  della Bandiera di Guerra  – decorata di Medaglia d’Argento  al Valor Militare – dell’ 85° Reggimento del Centro di Addestramento Volontari, avvenuto al cospetto del Generale di Brigata Giuseppe Faraglia e delle autorità civili e religiose.

Con l’applicazione della legge n. 226 del 23/08/2004, venne stabilito la sospensione del servizio di leva, introducendo, al suo posto, la figura del Volontario in Ferma Prefissata di un anno (VFP1) a rappresentare il completamento della professionalizzazione della Forza Armata. Parte così, l’accesso alla carriera dei neo soldati da un ruolo non più obbligatorio come prima  ma solo volontario .

Difatti sono anche cambiate le modalità d’ingaggio dei militi che  ora,  vengono reclutati   mediante i centri di selezione più vicini al luogo di residenza dei candidati. Successivamente alla fase di  selezione, i giovani vengono avviati ai Reparti di addestramento dislocati su tutto il territorio nazionale. Al termie di questa fase, viene assegnato l’incarico presso il reparto di destinazione. Qui i soldati  acquisiscono, tra l’altro, la capacità di operare con i moderni mezzi tecnologici impiegati dall’Esercito del ventunesimo secolo.

Colonnello Degortes

Il Colonnello Alessio Gabriele Degortes, , Comandante dell’85° RAV “Verona”, a premessa della lettura della formula del giuramento, ha ricordato ai soldati che “…giurare significa accettare, condividere e difendere quei valori propri dell’essere soldato, che dovranno essere quelli che vi renderanno cittadini di qualità, genitori responsabili e coraggiosi”.  Inoltre, il comandante, non ha mancato di sottolineare come  Il senso del dovere deve essere il nostro sestante e la nostra bussola, che ci indica sempre verso quale direzione dobbiamo andare”.  Esso si manifesta nella vita di tutti i giorni, nella coerenza della condotta delle proprie azioni – ha aggiunto –  che ci impone di fare la scelta più utile per l’Istituzione anche se meno favorevole per noi”.

Il Generale Faraglia ha voluto, poi, augurare ai giurandi “…di poter tener fede agli ideali che cercate e di vivere le aspettative che inseguite senza mai perderne l’entusiasmo!”.

Il giuramento militare rappresenta  l’atto solenne con il quale, gli appartenenti alle forze armate, confermano i loro doveri e la loro fedeltà alle istituzioni statali ed è il momento più importante della loro vita militare, quello che resterà a futura memoria del loro percorso da soldati. Attraverso il giuramento il militare di ogni grado si impegna ad agire sempre animato da una elevata idealità del dovere, con spirito di abnegazione e sacrificio tale da sopportare i necessari disagi e privazioni, affrontare con coraggio i pericoli e dimostrandosi generoso in ogni contingenza. Il militare deve avere elevato il senso dell’onore militare che costituisce il bene più prezioso del patrimonio ideale delle  Forze Armate. Egli nel culto del dovere, nella fedeltà alla Patria, nel ricordo delle tradizioni militari, vive rettamente e generosamente la vita militare, dando prova in ogni occasione, di lealtà e fermezza di carattere. La lealtà determina la massima chiarezza nei rapporti tra i militari di qualsiasi grado, a mezzo di essa la disciplina si rafforza nella stima e nella fiducia reciproche.

I Volontari in Ferma Prefissata del 3° bando 2° Blocco 2016, permarranno a Verona fino al prossimo 2 marzo, per completare le dieci settimane previste per la formazione di base, perfezionando poi, presso altre sedi della Forza Armata, la loro preparazione professionale.

A questi giovani che,  malgrado tutto quello che si dice intorno ad essi – accusati spesso di essere  privi di valori e sentimenti – diciamo che con il loro  mettersi in prova e scommettendosi quotidianamente,   dimostrano di avere un enorme coraggio ed un senso del dovere speciale, specialmente se si considera che molti di loro non sono mai stati sottoposti alle rigide regole della vita militare. Auguriamo loro una lunga e prosperosa carriera militare.

Bandiera di guerra dell’85° RAV

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