“Odio Amleto” Approda in Sicilia: Gabriel Garko, Ugo Pagliai e Paola Gassman al teatro

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di Giuseppe Stefano Proiti

E’ un impossibile verità quella che ci lascia in eredità William Shakespeare: essere come non essere, dormire come morire … forse sognare? Amleto è senza dubbio l’opera più significativa dell’era romantica, che testimonia l’immortalità della vera arte, la resistenza nel tempo e nella storia della tragedia, come canone classico principale: il conflitto tra azione e contemplazione.

Da una parte condensa, nella sua enigmatica ma assai eloquente inazione, tutta la crisi spirituale di un’epoca che volge al termine; dall’altra è il simbolo, con le sue intime e personalissime ragioni, dell’uomo eternamente in lotta con le antinomie della morale e con la necessità di scegliere ogni giorno il proprio agire. Nessun altro dramma ha affrontato i paradossi di azione e di pensiero con tanta profondità. Con Amleto la letteratura ha raggiunto le vette più alte, ma la rivoluzione è soprattutto nella prospettiva teatrale: lo scopo essenziale del teatro è mostrare sulla scena la storia delle azioni dei protagonisti. Si assiste ad un rovesciamento dei canoni del genere che sfrutta le risorse drammatiche dell’azione sostituendole con un valore drammatico contrario: l’inazione. Amleto è ricco di narrazioni, di avvenimenti, ma l’azione scenica è tutta costruita sulle parole. Ecco che accanto al dramma esteriore se ne scava un altro interiore, che scorre nel silenzio perché non c’è niente che possa esprimere ciò che è dentro di lui. Sta qui il paradosso incontrato da Shakespeare, recitare ciò che supera la possibilità di rappresentazione: il travaglio psichico. La tragedia viene così a dividersi in due parti: una è la tragedia stessa – “words, words, words” … il suo racconto – l’altra è “the rest”, il silenzio, quanto nel dramma non viene raccontato, ciò che viene occultato da Amleto. Al linguaggio teatrale viene dunque accordato il primato, in quanto è l’unico a poterci dire ciò che non si può mostrare. La straordinarietà di quest’opera è quella di contenere lo spazio psichico nei limiti della scena. Il teatro, dunque, come la metafora nella poesia, diventa una matrice simbolica da scoprire, che riflette la nostra stessa mente, non del tutto differente dal complesso edipico di freudiana memoria. Amleto non è un uomo, ma un personaggio tragico, frutto di fantasia. Lo scopo degli esseri di fantasia è di farci credere alla loro esistenza, al teatro più ancora che altrove, poiché la loro rappresentazione si incarna negli attori. Diversamente non ci provocherebbero così tante emozioni, tanti pensieri, quelle illusioni o vive speranze di percepire attraverso loro il mistero che è in noi, sì da portarlo alla luce.

A inseguire e a trasmettere questa dicotomia psicoanalitica, ci prova in maniera eccellente – da una settimana a questa parte – il noto sex symbol italiano Gabriel Garko con “Odio Amleto”, una divertente commedia prodotta dall’Isola Trovata, di Paul Rudnick, tradotta da Ilaria Staino, con l’adattamento e la regia di Alessandro Benvenuti, le scene e i costumi di Carlo De Marino. La storia, di cui Garko ha acquistato i diritti dopo averla vista in America, rispecchia un po’ quella sua personale: un divo della tv (di nome Andrew Rally) che vuole cimentarsi, forse per la prima volta, in qualcosa di veramente importante dal punto di vista culturale, riscattandosi da quanti lo considerano solo “un tipo da fiction”. Certo, non è stata e non sarà impresa facile dal momento che Gabriel dovrà “combattere” non solo col suo fantasma John Barrymore (leggendario attore che ha reso famoso nel mondo il ruolo di Amleto), ma anche con dei titani del teatro come Ugo Pagliai (nei panni di Barrymore), Paola Gassman (nei panni di Lillian Troy), e con dei giovani brillanti attori come Claudia Tosoni (Deirdre McDavey), Annalisa Favetti (Dantine) e Guglielmo Favilla (Gary).

Dopo i grandi successi della prima nazionale di Aprilia al Teatro Europa, e di Salerno al Teatro delle Arti, la tournèe arriva in Sicilia con le seguenti tappe: 06 Novembre – Cineteatro Città della Notte (Augusta), 08 Novembre – Teatro Eschilo (Gela), 09 Novembre – Teatro Rosso di San Secondo (Caltanissetta), da 11 a 20 Novembre – Teatro Al Massimo (Palermo), 22 Novembre – Teatro Del Mela (Pace Del Mela), 23 Novembre – Teatro Tenda (Ragusa), 24 Novembre – Teatro Comunale (Carlentini), 25 al 27 Novembre – Teatro Metropolitan (Catania).

Buona visione…

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One Thought to ““Odio Amleto” Approda in Sicilia: Gabriel Garko, Ugo Pagliai e Paola Gassman al teatro”

  1. Nel resto d’Italia no è!!!!!!

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