Nel Mediterraneo faccia a faccia Russia-USA

Condividi questo articolo?

di Salvo Barbagallo

 

La Siria, la lotta al Califatto nero jihadista, la Libia: i “pretesti” concreti non mancano per dare una forte accelerazione alle tensioni belliche e “pre” belliche, e Usa e Russia non si tirano indietro nel mostrare i muscoli e nel cogliere l’opportunità di intervenire, in un modo o in un altro. Vincenzo Nigro sul quotidiano La Repubblica informa che (…) la più massiccia flotta navale russa che si sia mai vista dalla fine della Guerra fredda sta muovendo dal Mare del Nord verso il Mediterraneo (…) Fra le navi in viaggio ci sono l’unica portaerei russa, l’Ammiraglio Kuznetsov, con i suoi aerei bombardieri, l’incrociatore nucleare Pietro il Grande, alcune fregate e navi appoggio (…). Un forte dispiegamento navale che si aggiunge a quello già in attività nell’area del Mediterraneo da tempo. Una Flotta stimabile in 40/45 navi e un numero imprecisato di sottomarini.

E gli USA come stanno?

Notizie dettagliate sugli spostamenti della forza navale statunitense risalgono al giugno scorso, quando Franco Iacchi scriveva che la USS Eisenhower è in viaggio verso il Mediterraneo. La USS Harry S. Truman è operativa contro lo Stato islamico in Siria ed Iraq, lanciando raid proprio dal Mediterraneo. Ma, come è noto, nel Mediterraneo stabilmente opera la VI Flotta, quindi gli USA, tenendo conto degli avvicendamenti, dovrebbe contare su una cinquantina di navi, comprese tre/quattro portaerei.

Il gioco fra Usa e Russia diventa, ogni giorno che trascorre, sempre più pericoloso. Un gioco al limite della rottura, senza dimenticare che in campo c’è anche la NATO (ovviamente con gli USA).

C’è da chiedersi se in momenti di crisi, in momenti come questi che stiamo attraversando, sia utile operare come nei momenti di tranquillità, di pace. Non stiamo vivendo momenti di pace, non stiamo attraversando un periodo di serenità. Non stiamo attraversando solo un tempo di emergenza: siamo, oltre la barriera dell’emergenza. La sopravvivenza di una società che sta mantenendo sul filo del rasoio e con grande sforzo la sfera del civile, ma che può precipitare nell’abisso del degrado sia a livello individuale, sia a livello collettivo. I segnali di questo stato di cose si avvertono. Ebbene, questo affollamento di navi militari, con l’enorme potenziale bellico che posseggono, non sta toccando l’opinione pubblica, distratta da mille e mille problematiche che riguardano il lavoro, la disoccupazione, le tasse, eccetera.

Abbiamo scritto e continueremo a scrivere che si gioca attorno a casa nostra la partita mondiale sulla pace: nell’area del Mediterraneo, il mare che circonda e bagna la Sicilia. Una partita fra le grandi, medie e piccole Potenze: una partita che potrebbe essere considerata un’interessante “competizione” sportiva, se non fosse che si gioca sulla pelle di tutti, soprattutto, sulla pelle di chi sta vicino al punto focale. Quel che dovrebbe apparire chiaro è che la situazione è in movimento, si potrebbe dire in “evoluzione”, ma su quale “finale” obbiettivo concreto c’è nebulosità. Siria, Libia, terrorismo jihadista/Isis, migranti, ricerca di nuovi assetti (certo non di pace, di sicuro di dominio territoriale), difesa o consolidamento di interessi esistenti: nel calderone ormai c’è tutto e più di tutto.

Vladimir Putin incute paura? Indubbiamente. La “sua” Russia non è l’Unione Sovietica dimenticata dai meno giovani e che i giovani d’oggi non conoscono: questa Russia è indubbiamente un Paese forte, e già questa caratterizzazione allarma. Chi vuole dominare tutto non ama la concorrenza. Ma con questo Paese, con la Russia, in tanti fanno affari e commerciano, anche molti che l’osteggiano e si pongono di traverso in ogni possibile occasione. Il “faccia a faccia” nel Mediterraneo, però, può essere una partita senza vincitori:  dove a perdere non saranno solo i principali “antagonisti”, ma anche tutti coloro che li fiancheggiano. Da una parte o dall’altra.

 

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.