“Palinuro nocchiero di Enea” del siciliano Brancato a Expo

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Giuseppe Brancato, attore siciliano tra il Cilento e l’Expo in scena con “Palinuro nocchiero di Enea”

di Michele Creazzola

Debutterà domani, 5 settembre lo spettacolo ad opera dell’attore di Fiumefreddo. Brancato muove i primi passi nel mondo del teatro in Sicilia dove prende il diploma da attore presso l’  Accademia di Teatro Contemporaneo “Gesti”  diretta da Guglielmo Ferro figlio del grande Turi Ferro.

Inizia a lavorare a fianco di personaggi del calibro di Francesca Ferro, Agostino Zumbo, Ida Carrara ( moglie di Turi Ferro) e Tuccio Musumeci. Il suo talento unito alla passione gli hanno permesso di oltrepassare i confini dello stretto e di approdare dal meridione ad Expo 2015.

Territori attraenti per un mondo sostenibile” è il titolo del Padiglione KIP International School che ospiterà il Musical “Palinuro Nocchiero di Enea” della Compagnia Artisti Cilentani Associati i prossimi 5 e 6 settembre all’Expo di Milano. Territori attraenti come quelli legati alle vicende del leggendario nocchiero di Enea, Palinuro e del promontorio che porta il suo nome incastonato tra le spiagge dell’antica Lucania tirrena, noto fin dall’antichità per la sua incontrastata bellezza paesaggistica. ll Cilento terra dei Miti e delle Sirene diventa ancora una volta protagonista della grande vetrina internazionale di Expo 2015 con uno spettacolo interprete della storia, cultura, tradizione e fascino che ruota intorno al nostro territorio.
Il musical con i testi e le liriche di Alina Di Polito e Simona La Porta portato in scena da un cast di attori, cantanti e ballerini (Mariano Riccio, Giuseppe Brancato, Vincenzo Albano, Simona La Porta, Marco Mondì, Antonino Orefice, Rosita Celenta, Giovanna Navarra, Alina Di Polito) narra gli avvenimenti che si snodano dal I al VI libro dell’ Eneide ponendo in primo piano la storia di Palinuro, la profonda amicizia che lo lega ad Enea ed il suo amore per la misteriosa e bellissima sirena Kamarathon. L’amor patrio, la perseveranza,l’amicizia e la passione sono il leit-motif di tutta la vicenda che riporta lo spettatore indietro di 3000 anni, in un tempo in cui le sorti degli uomini erano dettate dal volere capriccioso degli dei. Le musiche di Mauro Navarra e Raffaele Cardone, nate dalla fusione del genere musical classico e le sonorità etniche tipiche dei paesi del Mediterraneo meta dei profughi troiani nel corso del loro viaggio, risultano coinvolgenti e particolarmente evocative delle scene di pathos, coraggio, drammaticità e gioia che si susseguono nel corso della narrazione e che rendono questo lavoro dal sapore epico davvero unico ed indimenticabile.

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