Tre minuti di sdegno, poi basta

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di Luigi Asero

Basterebbero tre minuti di sdegno alle italiche genti per tutto ciò che ci circonda? Crediamo di sì, anzi forse stiamo anche abbondando. Ne basterebbe uno. Ché poi c’è da fare… commentare delle mezze stagioni che non ci sono più, sognare il freddo (tanto poi si continua a sognare il caldo), parlare anche (e perché no?) dei migliori culi -pardon “lato b”- in spiaggia, o perderci in mille gossip di quartiere…

Perché tanto sdegno? Perché pensiamo che almeno un minuto di sdegno le italiche genti potrebbero anche permetterselo? Forse perché provando a scorrere le notizie leggiamo di altri 50 migranti (o fuggitivi o profughi o chiamateli come volete…) che sono morti non stavolta annegati in mare, ma bruciati dall’arsura dentro un tir in Austria. E poi abbandonati in strada.

No, non è sufficiente in effetti per un minuto di sdegno. E allora proviamo a guardare dentro il nostro Paese, dove di migranti morti se ne raccolgono a decine ogni settimana e dove di migranti vivi si fa finta di accoglierne a migliaia ogni settimana. Ognuno con la propria storia, anche quando non hanno nulla da raccontare, con la loro “non-storia”, con il loro vuoto che a volte prova a scuotere le coscienze e che ripaghiamo con almeno un euro di donazione tramite sms, così, per non avere nemmeno quel minuto di sdegno.

Ma no, non basta. Non ci sdegniamo nemmeno per la distrazione funebre romana. Ci distraggono già “lor signori” con improvvisi arresti a (e dei) Casamonica (come se fosse una novità che quello fosse un clan mafioso) e con revoche di patentini. Ma senza nessuna vera “testa” che cade. Perché quelle, quelle dei veri responsabili dello sfacelo, di cadere non cadono mai. Anzi, sono spesso promosse: altra distrazione di massa, hanno sciolto per mafia il comune di Ostia (come se Roma sia indenne infatti ne è Capitale) e chi “nulla sapeva” ne sarà ora commissario. Per carità… tutto è legittimo in questa Italia. Anche l’illeggittimo.
Infatti poi le nomine le fa un governo che nessun cittadino ha votato. Ma per carità. Non ci siamo presi fino a ora il minuto di sdegno e vogliamo rovinarci questo finale di Agosto? Per un governo che non ci piace? Per carità… -lo ripetiamo alla nausea- tanto al loro posto potrà esserci soltanto un nuovo governo di riciclati. Non ci piacerà comunque.

E poi ancora? Perché sdegnarci per almeno un minuto? Per l’inerzia colpevole nei confronti dell’Isis ormai a poche centinaia di chilometri dalle coste italiane? E perché mai? O sdegnarci perché il governo e i suoi membri invece di provar a occuparsi dei problemi del Paese si limita a dire chi non deve mai essere votato? O perché….

No. Ci spiace che le italiche genti non abbiano un sussulto di almeno un minuto -tutti insieme, tutti nello stesso istante- di sdegno. Perché basterebbe uno qualsiasi di quei motivi o uno qualsiasi dei tanti tralasciati (come la disoccupazione e le pensioni da fame a meno di 500 euro) per rovesciare tutto il sistema. Per dire basta a tutti i riciclati. Qualsiasi casacca indossino.
Ora però, perdonate, di minuti ne son passati ben di più. Il momento dello sdegno è finito. Fino alla prossima sciagura.

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