Nelle terre del non governo

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sicilia-affondataDi Guido Di Stefano

     Nelle terre del non  governo e della non opposizione può succedere tutto ed il contrario di tutto; anzi grazie alla “fattiva” sinergia  di “non” governanti   e “non” oppositori può succedere anche di peggio del peggio.

    E’ ovvio che il nostro introduttivo orizzonte spazia un po’ per tutto l’occidente.

    Sinceramente però non ci sono  di conforto alcuno gli altrui difetti: purtroppo la Sicilia (per la sua invidiata posizione e nonostante i meriti di moltissimi suoi figli esemplari), in questo momento, è la capofila assoluta ed incontrastata nella deriva istituzionale, morale, etica, intellettiva,  umanitaria …

    Sopportiamo da qualche anno un potere sordo alle grida di dolore e disperazione dei “poveri”, lontano dalle paure del popolo, dalle azioni inidonee a dare la benché minima  speranza; però detto potere è sempre molto sollecito a distribuire fregi, decorazioni, medaglie, incarichi e  prebende  e, perché no, posti nel paradiso di competenza a  quanti sanno ossequiare ed atteggiarsi a fedeli devoti..

    Non siamo alle comiche perché siamo alle tragedie, forse le più bieche e  truculente.

    Si specula, senza alcun ritegno e rossore,  indifferentemente sui morti  e  sui sopravvissuti del Mediterraneo, e non risulta che i veri responsabili abbiano pagato il fio: è cronaca nota.

    Si abusa del famoso detto “errare humanum est”  (errare è umano) e si dimentica il seguito “perseverare diabolicum” (perseverare nell’errore è diabolico).

    Siamo forse governati ed amministrati dai demoni? Lo chiediamo perché alcuni fatti denunciano inequivocabilmente la ferma volontà di errare e danneggiare: per coprire l’errore di qualche colpevole se ne commette un altro ancora più grave con la benedizione dei “principali santi protettori”.

    Raccontano le cronache (e gli atti giudiziari della Corte dei Conti) che la signora segretaria generale è stata condannata a risarcire “mamma regione” con  qualcosa come € 1.200.000,00: è stato accertato che aveva sbagliato (l’errore è umano) ed aveva (diciamo) elargito soldi non dovuti (chiamati extrabudget) ad enti di formazione.

    La signora ha pagato? No!  Anzi la sua colpa è stata opportunamente  minimizzata dal “re”, che, quantomeno per coerenza con i suoi detti e fatti, avrebbe dovuto rimuoverla dal suo incarico (cacciarla dice la gente comune).

    Tutto qua? No! La signora, evidentemente molto confortata dai suoi “Lari protettori”, ha intimato alla Regione di procedere al recupero forzoso delle somme dilapidate in qualsiasi modo (magari con il blocco e dirottamento di fondi europei).

     E’ indubbio che è sbagliato stornare soldi (soprattutto di altri e concessi con inderogabile vincolo di destinazione) per spenderli a proprio piacimento: tra l’altro si possono ipotizzare nel fatto i reati di peculato per distrazione e abuso di potere (la parola ai giudici).  Ciò nonostante  la “corte” ha trovato i valenti dirigenti che hanno approntato e sottoscritto gli atti dell’illegittima sottrazione.

    L’errore più grande è andato a sommarsi al precedente ed ora è vistosamente sotto gli occhi di tutti. Lassù, nel nord Europa , qualcuno ha voluto vederci chiaro ed ha mandato “Olaf”, non un Vichingo con baffoni e corna ma una granitica ispezione, che tutto ha valutato con precisione e il dovuto rigore.

    E pur senza tuoni e fulmini da Bruxelles è arrivata la tempesta su noi poveri  cittadini: la Sicilia deve restituire  € 3.000.000,00 indebitamente sottratti ai corsi di formazione. Chi risarcirà la somma reclamata dall’Europa ed  i danni che reclameranno gli Enti interessati? I maghi di Palermo?  I dirigenti individuati da Olaf? La signora segretaria? I Numi protettori?  Noi temiamo che saremo sempre noi, i contribuenti, poiché la magio, la filosofia,  la “alta professionalità”  dei responsabili e gli dei domestici  non copriranno  questo che si può chiamare “ammanco”.

    Intelletto, buoni costumi, libertà, giustizia, verità, etica, morale, umanità albergano ancora a palazzo d’Orleans e a palazzo dei Normanni?

    Quando a un potere così “strano” si contrappone (tanto per usare un verbo) un’opposizione nell’insieme blanda (da alcuni melliflua) dove andremo a cadere?

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