Migranti: muoiono nell’indifferenza

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lampedusa-300-migranti-mortiDi Salvo Barbagallo

Il consuntivo delle vittime del mare fino a quale giorno addietro era di 29 migranti deceduti per freddo e stenti, ma questo 2015 già registra altri 300 morti a causa del naufragio di tre gommoni, probabilmente avvenuto nella stessa notte di lunedì scorso. L’ennesima tragedia al limite delle acque libiche. Il racconto di nove superstiti, originari del Mali e del Senegal, è agghiacciante: i tre barconi di migranti sono partiti sabato scorso dalle coste libiche insieme a un quarto barcone sul quale viaggiavano i 105 profughi soccorsi da due mercantili, 29 dei quali sono morti assiderati mentre venivano trasportati a Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera. Mare forza 8, tre barconi, dopo essersi  capovolti, hanno perduto nelle acque in tempesta il loro carico umano.  Solo nove si sono salvati, grazie all’intervento di un rimorchiatore italiano.

Sono tragedie “fotocopia”: tragedie che si consumano nell’indifferenza e nell’inefficienza subito dopo passato il primo impatto emotivo. Sono stragi annunciate alle quali corrispondono solo enunciazioni di volontà per trovare delle soluzioni, ma che, nei fatti, non si concretizzano in nulla. Ma c’è stato chi ha speculato sui migranti, una volta che vengono “salvati” e condotti nei centri d’accoglienza. Più volte abbiamo detto che gli “scandali” non scandalizzano nessuno, il pericolo maggiore è l’indifferenza che ristagna su questi avvenimenti e la constatazione che il problema resta, così come restano le variegate strumentalizzazioni su modi di agire. Dopo il clamore che una notizia può provocare, cade un silenzio allarmante: chi si ricorda del caso del Centro rifugiati di Mineo, al centro dell’inchiesta Mondo di Mezzo per la presenza nella commissione di valutazione della gara di Luca Odevaine, ritenuto uomo chiave del sistema “Mafia capitale”, già vice capo di gabinetto di Walter Veltroni, intercettato mentre sosteneva di essere in grado di orientare i flussi dei migranti? Erano venuti alla ribalta anche nomi illustri in quella squallida vicenda, tante ombre sull’operato di personaggi di spicco della politica. Il silenzio su tutto, coperto dall’incalzare di altri avvenimenti, magari altrettanto importanti, ma che non giustificano la superficialità e la mancanza d’attenzione.

Per riparlare di questo delicato argomento occorreranno altri migranti morti?

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