Presidente, il vento non sa leggere

Di Salvo Barbagallo I più anziani ricordano il film del 1958 “Il vento non sa leggere” diretto da Ralph Thomas, tratto dall’omonimo racconto di Richard Mason, con protagonisti un giovanissimo Dirk Bogarde e una ancora più giovane Yoko Tani: quella frase “Il vento non sa leggere” veniva tirata fuori in ogni discussione quando non si trovava una condivisione accettabile. A oltre mezzo secolo di distanza quelle cinque parole sono state rispolverate per un incidente (definito “curioso”) accaduto ieri mentre al Parlamento era in corso la terza votazione per l’elezione del…

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Militi ignoti di guerre povere

Di Guido Di Stefano      Ci ripetono sempre che l’unione rende più forti, perché le grande aggregazioni comportano enormi benefici a fronte di modesti doveri supplementari. Senza dubbio sarà vero in altri contesti del mondo, dove magari vige pure il detto “Meglio una pace silente ed ingloriosamente vitale piuttosto che una guerra fragorosa ed eroicamente mortale”. Non è mai illustrato abbastanza che in guerra a lasciarci la pelle sono poi gli umili di sempre e a trarne vantaggi sono  i potenti di turno.

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Un presidente “arbitro”? Non è una partita di calcio

Di Valter Vecellio      Nella notte dei tempi, quando la scuola italiana, pur presentando vistose crepe non era ancora nell’attuale sfacelo in cui è inabissata, c’era una materia, l’“Educazione civica”, con disegno e  ginnastica, considerata un’ora di respiro: una pausa tra le più impegnative di matematica o latino. Così dovevano considerarla anche gli stessi professori, che consentivano momenti di svago;  e su fino al ministero. Introdotta da Aldo Moro nel 1958, viene improvvisamente

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Carmen Consoli: “L’abitudine di tornare” a Catania.

Di Michele Creazzola La cantantessa torna nella sua città per presentare il suo nuovo album…si prevede un pienone. I suoi fans, e non solo, attendevano l’uscita di questo disco dopo oltre cinque anni di assenza dalle scene musicali. Sebbene lo avesse ribadito in più di un’intervista, nessuno immaginava una pausa così lunga poiché, se non c’era l’album in uscita, la si vedeva alle prese con svariati progetti:

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Sicilia multietnica, inconscio pericolo Jihad?

Di Salvo Barbagallo Nella comunità siciliana non si riscontra alcun allarmismo per la “minaccia Isis”, e forse la “minaccia” è considerata un “non” problema. Nell’isola, porta del Mediterraneo per il continente europeo, la convivenza multietnica esiste da sempre. Ai tempi di Federico II cristiani, ebrei, musulmani vivevano in pace e le rispettive religioni non costituivano ragioni di conflittualità fra le diverse comunità. Anche se i tempi, e soprattutto le condizioni politiche,

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Isis: Tripoli-Sicilia 459 km…

Isis contro Italia, guerra annunciata, pericolo latente   Di Salvo Barbagallo   Le agenzie stampa hanno diramato una notizia che sta allarmando: l’Isis infiltrerà suoi militanti (leggasi terroristi) fra le migliaia di migranti che dalla Libia raggiungono le coste siciliane. L’informazione è riportata dai media libici che citano un rapporto dello stesso Stato islamico e anche se l’informazione (come tengono a sottolineare le stesse fonti) non è “verificabile”,

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Stato di tensione, senza intenzione

Di Salvo Barbagallo   Siamo in uno Stato che è (o dovrebbe essere) in tensione, ma senza vere “intenzioni” da parte di chi è protagonista di queste giornate di “consultazioni” per trovare un nome che possa essere “gradito” alle varie compagini in-competizione. A volte ci si può divertire a giocare con le parole, ma quando accade un situazione simile quasi sempre è per il disagio che vive, ma che si vuol nascondere. C’è – è nostra opinione

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EuropaMediterraneo: Tsipras gioca a Mosca cieca con l’Ue?

di Marco Di Salvo Tanta sorpresa per gli alleati scelti da Tsipras, ma vengono in soccorso gli esperti di politica russa a spiegare le scelte del “Renzi ellenico”.  Ecco cosa scrive Anton Shekhovtsov nel suo blog Dopo la vittoria schiacciante alle elezioni anticipate tenutesi il 25 gennaio 2015 che gli ha assicurato 149 seggi nel nuovo parlamento,

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Per conoscere il terrorismo, guardate “Spooks” in tv

Di Salvo Barbagallo Gli inglesi in materia di spionaggio e controspionaggio sono veri maestri: lo hanno dimostrato in passato, continuano a dimostrarlo soprattutto oggi con l’efficienza dei loro servizi. E di Servizi segreti il Regno Unito ha in campo una vasta gamma, tutti raggruppati sotto determinate sigle, come “G” (Government Communications Headquarters), “M” (Military Intelligence, M15, M19), “S” (Military Intelligence, Special Branch, Special Operations Executive)

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Il ministro Alfano sa cosa accade in Sicilia?

Di Salvo Barbagallo   Angelino Alfano, siciliano doc (Agrigento, 31 ottobre 1970), dal 22 febbraio 2014 ministro dell’Interno nell’attuale Governo Renzi, sa cosa accade in Sicilia? Sia per il ruolo che ricopre, sia per la sua profonda “sicilianità”, sia perché può contare all’estero (in Sicilia, cioè) su amicizie politiche a livello di “luogotenenti” fidati (Firrarello,Castiglione) che sono in grado di aggiornarlo in tempo reale, siamo convinti che al ministro

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Terrorismo e antiterrorismo: allerta non-stop

Di Salvo Barbagallo Che gli esponenti attuali del “nostro” Governo soffrono del fenomeno “contraddizioni” è cosa nota: è un fenomeno registrato in varie occasioni, quando i ministri avrebbero dovuto avere una linea comune, e invece hanno dimostrato il contrario. Quindi non c’è da meravigliarsi se il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Londra nei giorni scorsi per il vertice della coalizione anti-Isis, afferma

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Bye Bye Skiller

Il girovagare e la distanza fa perdere i contatti con le persone. A volte è un bene, a volte no. Perchè quando vieni a sapere, anche a distanza, della scomparsa di un uomo speciale come Antonio Schilirò ti viene da maledirla, la distanza e le sue conseguenze. Io Antonio lo ricordo per com’era vent’anni fa, ma questo articolo di Marco Benanti, che ci permettiamo di ripubblicare in onore di Antonio e del suo autore, mi fa pensare che in questi anni “Skiller”, fosse cambiato davvero poco, per fortuna sua e…

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Le tragedie dei migranti e le misure antiterrorismo

Di Salvo Barbagallo Le acque del Mediterraneo continuano a inghiottire migranti disperati: è possibile che nessuno riesca a dire “Basta!”, e porre un “Alt!” definitivo a questa catastrofe? L’indifferenza sembra generale, come se una vita non avesse alcun valore…E ora c’è pure il rischio di infiltrazione di terroristi fra quanti sperano di raggiungere la Sicilia.

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