Ligabue: il ritorno in Sicilia, infiamma il “Massimino”

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ligabue-Ct-2Di Michele Creazzola

Durante le interviste relative alla promozione del nuovo disco, tra le dichiarazioni di Ligabue ve ne è una molto interessante:

 Credo che i sogni diano davvero forma al mondo: tutte le imprese, tutte le cose realizzate, qualsiasi cosa abbia plasmato il mondo nel quale viviamo è passata attraverso il sogno di qualcuno che poi l’ha realizzato. Oltre a questo, c’è il fatto che la nostra idea di realtà passa attraverso il nostro modo di vederla e quindi anche attraverso il modo di sognarla, a occhi aperti casomai.

Il sogno è divenuto realtà per i molti siciliani che attendevano il ritorno di Ligabue nella loro regione. Due tappe degne di nota, che hanno fatto contare oltre 50.000 presenze. Tuffandosi nell’atmosfera del live si percepisce quale sentimento leghi il cantante di Correggio ai suoi fans. Dalle emozioni durante il pogo si evince quale sia la forza motrice che spinge, molti suoi ammiratori, a seguirlo per mezza Italia. Nel capoluogo etneo, come in altre città, lo show ha superato ogni standard qualitativo. Ligabue ha dato il meglio di sé interpretando le novità di “Mondovisione”, sua ultima fatica discografica, e i principali successi del suo repertorio. La luna piena, a picco sul palco, ha fatto da cornice naturale all’evento ripreso da un maxischermo a forma circolare. Ben curata la coreografia, i primi piani degli avvenimenti sulla scena, hanno restituito la magia dal palco fino alle ultime file.

Caratteristica principale, di ogni concerto, è la musica. Cosicché, una scaletta ben congegnata, dà al “Mondovisione tour 2014” un segno distintivo. “Il muro del suono” ha dato inizio alla kermesse che, per una prima parte, ha proposto l’esecuzione delle novità in classifica. Spiccano, infatti, l’ultimo successo, “Per sempre”, “Leggero”, brano che farebbe pensare alla spensieratezza con cui, in qualche caso, dovrebbe essere presa la vita nonostante i problemi. Dunque, il brano emblematico dell’ultimo disco “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”.

Il caldo da sera di piena estate e l’energia sprigionata da Ligabue, e dalla sua band, hanno infiammato lo stadio “Angelo Massimino”. Con “L’odore del sesso” hanno preso il via i classici dando modo di ascoltare, tra le altre, “Piccola stella senza cielo” , “Tra palco e realtà” e “A che ora è la fine del mondo”. Le nuove “Il volume delle tue bugie”, “ La neve se ne frega” , “I ragazzi sono in giro”, hanno fatto da contraltare ai pezzi “storici” tra cui “Lambrusco e pop corn” tenendo alto l’entusiasmo fino all’ultimo bis. La conclusione? Come d’uopo è stata affidata a “Certe notti” che è d’obbligo cantare dinanzi a uno stuolo di iscritti al fan club “Bar Mario”. Il brano più famoso di Ligabue non esiste, si dovrebbero citare almeno una ventina di canzoni visto che, all’uscita di ogni album almeno due tracce diventano delle hit, basti pensare a “Tu sei lei” e “Il sale della terra” che si accingono a diventare due classici della carriera del cantautore romagnolo. Ascoltare Ligabue non significa solo buona musica.

ligabue-Ct-1La sensibilità alle tematiche sociali, elemento caratterizzante la poetica del cantautore e che ritroviamo in molti album soprattutto in alcuni del passato tra cui “Rose, lambrusco, coltelli e pop corn“. Evidenti i riferimenti alla situazione politico-economica del nostro paese anche durante il live. All’unisono col pubblico, a un certo punto, si è levato un grido: ”legalità”! Questa la parola che, con forza, il cantante ha chiesto al suo pubblico di urlare. Tuttavia, Ligabue, parla degli aspetti legati all’animo umano sottolineando l’importanza del sentimento dell’amore e ribadendo il concetto della libertà. La spiritualità è un tema molto ribadito all’interno dell’album “Mondovisione”. Se spesso possono dare l’idea di essere retoriche e poco originali, le sue canzoni hanno gli ingredienti giusti per risultare gradevoli ai più.
Il concerto si è concluso intorno a mezzanotte, dopo oltre due ore dall’inizio lasciando il pubblico entusiasta dell’evento organizzato dall’agenzia spettacoli “Musica e suoni” in collaborazione con la “F&P” produzioni e l’agenzia di comunicazione “Parole e dintorni”.

Un concerto ben riuscito nonostante le iniziali avversità. C’è da augurarsi che sia stato il giusto banco di prova per dimostrare che Catania è assolutamente adatta per un ritorno a questo tipo di eventi come già avveniva negli anni novanta e, soprattutto, che in una prossima occasione, la partita sia meno dura da giocare!

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