Il Comune di Francavilla protegge i cani randagi

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randaginoDi Nello Cristaudo

Sgravi fiscali o buoni spesa  per chi adotta un cane randagio in carico al Comune di Francavilla di Sicilia. È questa l’interessante proposta formulata all’Amministrazione comunale di Francavilla di Sicilia, retta dal sindaco Lino Monea,  dal locale Meetup del Movimento 5 Stelle. Il fenomeno del randagismo, specialmente nel periodo estivo, si ingigantisce e provoca non poco preoccupazioni alla popolazione locale. I cani che si aggirano per le vie del paese, potrebbero costituire un pericolo per i pedoni e per gli automobilisti, che per schivarli, si vedono costretti a fare improvvise manovre degne di un corridore di gimkana. Le varie campagne di sensibilizzazione attuate sui mass media con spot e servizi giornalistici, ancora oggi mettono in evidenza come, l’amico più caro dell’uomo ossia il cane, viene abbandonato in maniera indiscriminata da quelli che sino ad un paio d’ore prima erano i loro padroni.

Il Comune di Francavilla spende per il randagismo, in base alla legge regionale n. 15 del 2000, intorno ai 15.000 euro annui per la cura, la salvaguardia ed il mantenimento dei cani  in una apposita struttura avente i requisiti richiesti dalla normativa . «Chiediamo all’Amministrazione Comunale – si legge in una nota diramata dal Meetup francavillese dei pentastellati –  di dare la possibilità ai privati cittadini di adottare un cane in carico al Comune, ottenendo in cambio uno sgravio sulla Tares/Iuc oppure un buono da spendere nelle attività commerciali del luogo. Non si tratta di un’ipotesi campata in aria, bensì di un’iniziativa che, negli ultimi mesi, molti Comuni italiani hanno attuato, ottenendo un triplice risultato: un risparmio per le casse comunali (non dovendo più convenzionarsi con i canili privati), un beneficio economico per i cittadini (in termini di sgravi sulle imposte locali o di aumento della capacità di spesa negli esercizi commerciali del paese) ed un significativo segnale di civiltà (con l’inserimento degli animali nelle famiglie come elemento di compagnia). Riteniamo, questa, un’ottima iniziativa a salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe, ma anche una dimostrazione di elevato senso civico nonché una strategia giusta per attenuare gli effetti della dilagante crisi economica».

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