Strage di Ustica: per la Cassazione lo Stato colpevole

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Rottami Dc9 Itavia UsticaLo Stato dovrà risarcire i familiari della strage di Ustica. Il processo in sede civile è giunto all’ultimo grado di giudizio e per la Corte di Cassazione non c’è dubbio alcuno che il Dc9 Itavia non esplose per cause interne (attentato, avaria o altro) ma fu vittima di un missile.  Dopo il niente di fatto dei vari processi penali per la prima volta una Corte di Giustizia dà per certo ciò che in fondo tutti conosciamo. Quel Dc9 si trovò al posto giusto nel momento sbagliato. Vittima di una battaglia dei cieli che non ha ancora alcuna spiegazione se non mille plausibili ipotesi.

Il 27 giugno 1980, l’aereo dell’Itavia Douglas DC-9, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto a Palermo si squarciò in volo all’improvviso e scomparve in mare.

La sentenza 1871, depositata dalla Terza sezione civile della Suprema Corte, respinge i ricorsi con i quali il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti volevano mettere in discussione il diritto al risarcimento dei familiari di tre vittime della strage, i primi a rivolgersi al giudice civile, seguiti da quasi tutti gli altri parenti dei passeggeri del tragico volo.

Per la Suprema Corte è pacifico l’obbligo degli organi competenti di garantire la sicurezza aerea e quest’obbligo, quel 27 giugno 1980, fu ampiamente “e provatamente” disatteso. Per tale motivo la Corte respinge anche il tentativo dei Ministeri competenti di eccepire la prescrizione dei termini per l’azione giudiziaria.

Luigi Asero

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