Guardando il destino di una città – Mostra fotografica "Luoghi Comuni"

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Paesaggi soleggiati, vuoti, monumentali. Notturni traslucidi, crivellati da lampioni e luci in movimento. Tramonti sospesi e sognanti, testimoni immobili del cambiamento urbano. Famiglie e pendolari tra immagini sfocate di metropolitane, treni e strade del centro. Folle che appaiono solo da lontano, come per pudore o stanchezza delle fisionomie umane. E ovunque una città che riempie gli occhi e gli obbiettivi con la forza delle sue prospettive stentoree, imperiose, vibranti. Resta solo il cielo a competere con la forza evocativa del barocco, che si impone nel disegno raffinato dei palazzi, per poi inarcarsi in marmi e profili flessuosi. Persino il degrado è tanto ampolloso da non sembrare del tutto indecente.

Questa è la Catania vista da un gruppo di giovani artisti e fotografi dell’Accademia. Una Città che non ti aspetti, più metropolitana che provinciale, più solitaria che chiassosa, lirica anche nei notturni, insieme flemmatica e spigliata, dove la meschinità suburbana scivola via senza riuscire a trovare appigli. Una Catania che dovrebbe essere vista dai catanesi e studiata dagli intellettuali, perché l’arte è una chiave di lettura della realtà e del suo futuro, soprattutto se gli occhi che indagano sono quelli dei giovani, di coloro che la vivono da non troppo e la vivranno ancora a lungo, occhi che vogliono vedere ma anche capire, coscienze non ancora del tutto assordate da se stesse e che riflettono su ciò che più li colpisce, fissando in immagini emozioni e pensieri non solo propri, ma anche degli altri. Sono giovani che rivolgono ancora domande alla città e che cercano risposte, che svolgono una ricerca, empirica, ma non per questo meno efficace, sullo Zeitgeist, lo “spirito del tempo”.

Sono giovani che rivendicano attenzione, che sanno di avere qualcosa di importante da dire, che possono dare un contributo alla città e alla Sicilia, anche se spesso i loro interlocutori sono distratti, più concentrati sui linguaggi scarni dell’economia, sui cavilli del diritto, sui quotidiani avanzamenti della tecnica. Gli stessi intellettuali sembrano non credere più all’importanza della cultura. Paradossalmente, oggi sono piuttosto alcuni scienziati ed economisti ad accorgersi del ruolo fondamentale che l’arte svolge nella comprensione della società moderna, della vitalità produttiva insita nelle professioni “creative”, nel design, nell’artigianato, nella moda, nell’editoria e nell’arte. È in quest’ambito che gli artisti svolgono da sempre il loro ruolo propulsivo, sfornano idee, materializzano concetti in immagini, vestono di forme i miti e le rappresentazioni sociali che poi diventano cultura e industria.

Quelle raccolte nella mostra non sono solo fotografie, sono soprattutto le immagini accattivanti e desiderabili di uno dei migliori futuri possibili per la città.

Gianpiero Vincenzo

LUOGHI COMUNI” – Mostra fotografica

Palazzo della Cultura – via Vittorio Emanuele II 121

Inaugurazione sabato 9 giugno h 18.30

Orari della mostra:

Lun-Sab: 9/13 – 15.30/19

Dom: 9/13

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