Terremoto: 17 morti, 15 mila sfollati, danni enormi. Aumento benzina

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È ormai definitivo il bilancio del terremoto che ieri ha nuovamente sconvolto l’Emilia Romagna e tutto il nord Italia. Sono 17 le vittime e circa 15 mila le persone sfollate. Attrezzate per la loro accoglienza 46 strutture coperte ricavate presso palestre e scuole considerate agibili. Circa novemila i posti pronti nel modenese e a Ferrara. Altre tremila persone in provincia di Bologna dove anche un treno è stato messo a disposizione per la notte. E poi migliaia di posti letto presso alberghi grazie alla convenzione fra regione Emilia Romagna e Federalberghi. Ancora in via di allestimento ulteriori tendopoli e cucine da campo grazie al personale impegnato sul campo: circa 2.000 volontari della Protezione Civile, 1.000 Vigili del Fuoco, 250 Carabinieri, 170 Poliziotti, 160 volontari di Croce Rossa Italiana.

Intanto il Governo è già a caccia di fondi per sopperire all’emergenza, non senza polemiche. Deciso l’aumento di altri 2 centesimi sul prezzo della benzina (aumento che segue quello di 5 centesimi di poche settimane fa per “esigenze eventuali di Protezione Civile”) e qualcuno parla addirittura di ritoccare l’aliquota Iva, cosa che però appare decisamente poco prudente vista l’attuale fase di grave recessione in cui versa il Paese. Il ministro Riccardi prova a smentire, ma non promette nulla “vedremo…”. In ogni caso appare sempre più probabile che in settembre l’aliquota ordinaria salga dall’attuale 21 al 23% come già previsto dal decreto “Salva Italia” del 6 dicembre 2011 visto che le risorse recuperate grazie allo “spending review” saranno in buona parte impiegate per l’emergenza terremoto di questi giorni.

Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha chiesto alle società petrolifere di ribassare il loro margine sul prezzo dei carburanti al fine di non danneggiare ulteriormente le tasche degli italiani. Richiesta che ci sembra difficile possa essere accolta.

Bruxelles aiuterà comunque l’Italia, nel suo discorso l’attuale presidente Josè Manuel Barroso ha preso un formale impegno rivolgendosi in italiano alla platea: “L’Europa è pronta ad aiutare concretamente l’Italia a far fronte ai danni del terremoto”. Domenica in Emilia Romagna arriveranno il Commissario per la politica regionale Johannes Hahn e il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani.

E sulle vittime, quasi tutti operai, si è ancora espresso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano parlando a Pordenone durante una visita: “Abbiamo il problema di cambiare i comportamenti anche come politiche pubbliche che dal lato della prevenzione sono state gravemente inadeguate“.

Intanto il procuratore capo di Modena Vito Zincani ha annunciato l’apertura di un inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia di Modena a causa del sisma. Secondo il procuratore “la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida“.

È stato poi ufficializzata la scelta di indire una giornata di lutto nazionale per lunedì 4 giugno. Gli edifici pubblici di tutto il Paese esporranno bandiere a mezz’asta e nelle scuole verrà osservato un minuto di raccoglimento. Il Consiglio dei ministri auspica, poi, che vi siano iniziative autonome da parte delle associazioni di categoria del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie degli scomparsi e la modifica dei programmi televisivi nella giornata delle esequie.

Luigi Asero

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