Ex boss della Sacra Corona Unita: "quell'orrore non è cosa nostra"

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La Sacra Corona Unita non si muove così, perché lo sa che lo Stato poi la distrugge. Guardate che fine ha fatto Cosa nostra siciliana vent’anni fa con Falcone: è stata annientata. No, non è stata la Sacra corona unita“. Don Tonino, Tonino Screti, l’ex boss della mafia pugliese ha sconfessato, in un’intervista a ‘Repubblica’, la strage delle ragazze a Brindisi. “Non c’è delinquente pugliese che possa ammazzare un ragazzino – ha spiegato – semmai uno se la prende con il padre“, insomma quelli della Sacra corona unita “non piazzano bombe per uccidere innocenti, noi delinquenti non ci comportiamo in quella maniera. I bambini non si toccano“. “Ho sentito tutti i telegiornali – ha proseguito – e penso che sia uno squilibrato, nessuno a Mesagne poteva organizzare una cosa di questo tipo, uccidere la propria gente. E poi non c’entra niente il nome della scuola, Morvillo-Falcone, la storia della carovana di Libera che doveva passare“. “La Sacra corona unita non esiste più – ha concluso -. Circolano solo personaggi di piccolo calibro, fra qualche giorno mi hanno detto che faranno un’altra retata e non circoleranno più nemmeno loro. Per tanti anni qui a Brindisi c’è stato il contrabbando ma quando un giorno i contrabbandieri hanno ucciso due finanzieri in pochi mesi il contrabbando è finito all’improvviso. Non ci si può mettere contro lo Stato. Con lo Stato si perde sempre. I delinquenti che mettono bombe non sono furbi“.

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