Mariano Ferro: "Bloccheremo di nuovo la Sicilia, l’economia è andata a fondo"

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A Ragusa durante una manifestazione promossa dal Movimento dei Forconi, il leader Mariano Ferro ha annunciato che a partire dal 28 aprile, il Movimento ricomincerà la protesta che già aveva paralizzato l’isola nei mesi precedenti, causando lo svuotamento letterale degli scaffali ai market e l’esaurimento del carburante in quasi tutti i distributori isolani. I sindacati degli autotrasportatori, questa volta sembra in accordo anche con altre regioni italiane, sono pronti quindi a scendere sul piede di guerra contro l’indifferenza della classe politica siciliane e in particolare del governatore Raffaele Lombardo secondo Ferro sarebbe soltanto “impegnato a evitare il processo“, motivo che lo porta a dire “non possiamo più perdere tempo. Lombardo e i suoi assessori hanno snobbato l’economia siciliana che è andata a fondo“.

Ma anche a livello nazionale la protesta ha motivazioni forti: il continuo aumento dei costi del carburante, il mancato riconoscimento alla categoria dell’Ecobonus (approvato dal Governo ma che non ha ricevuto il “sì” definitivo della Commissione Europea. E ora la bufera IMU, altra mazzata che va a gravare soprattutto sulle spalle delle famiglie per le quali, in un periodo di crisi talmente forte, anche un esborso di 100 euro è un vero mattone in testa. Tutte motivazioni che hanno il Movimento dei Forconi a riprendere le iniziative di lotta senza altra tregua.

In ogni caso la data del 28 aprile sarà solo un inizio simbolico (almeno stando alla situazione attuale), l’unica manifestazione prevista, considerata però “inaugurale”, sarà un mini corteo di cinque camion senza rimorchio che entreranno a Catania in occasione della manifestazione promossa da Unatras (sigla che riunisce Fai, Fita Cna e Confartigianato Trasporti). I disagi saranno pertanto limitati. Per il 28 maggio invece si prevede la mobilitazione di Trasportounito e i tir si fermeranno per cinque giorni in tutta Italia.

Sarà in quell’occasione che i Forconi promettono di coinvolgere in Sicilia altre categorie produttive gravemente colpite dalla crisi quali agricoltori e pescatori. Dichiara Ferro: “Questa volta non saremo più soli, a differenza di quanto è successo nello sciopero di inizio anno abbiamo già preso contatti con gli altri attori nazionali e nessuno potrà più accusarci di essere pilotati dalla mafia“.

Ferro dice così basta ai suicidi di imprenditori in Italia, 26 dal 1° gennaio. “La nostra intenzione è quella di organizzare un vertice con tutti i presidenti delle Camere di Commercio dell’Isola per chiedere al governo interventi urgenti in favore delle imprese. In caso contrario inviteremo i cittadini a non pagare l’Imu”

Luigi Asero

 

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One Thought to “Mariano Ferro: "Bloccheremo di nuovo la Sicilia, l’economia è andata a fondo"”

  1. Salve, volendo dare un piccolo umile e personale contributo a quanto dichiarato del rappresentante dei Forconi Sig. Mariano Ferro suggerirei, in riferimento alla lotta che si vuole intrapendere giorno 28 che sia una lotta civile non basata al disagio per i cittadini inermi con il blocco totale delle attività, la quale non porta benessere e crescita economica-occupazionale, ma indire una campagna di sensibilizzazione volta alle varie categorie professionali, artigianali, commerciali e quanti siano titolari di partite IVA (compreso le persone giuridiche) e soprattutto i cittadini persone fisiche a bloccare i versamenti (F24, F23, la muva IMU, TARSU, ecc.), destinandoli, preferibilmente in un fondo provvisorio fino al raggiungimento degli accordi proposti da tutti i cittadini di questa nostra terra Italica; così ché togliendo le risorse finanziarie a questa nostra classe governante, politica e amministrativa fatta da scellerati che sperperano il nostro denaro, si chiudono i rubinetti a quel flusso utile, necessario e fondamentale per sostenere… il sistema. Il sistema si mantiene con ciò che ha creato: la finanza, l’economia, il denaro. Togliendo ciò di cui il sistema si nutre, il sistema crolla su se stesso. Il mio vuole essere solamente un discorso provocatorio utile a destarci da questo demenziale letargo inv(f)ernale.
    P.S. Nel recente passato, la mancanza di morale e di etica nei partiti politici ha allontanato i cittadini sovrani dalla politica; alla casta ciò dava quel tacito e spregiudicato consenso per il gioco e il controllo delle poltrone. Oggi che i cittadini sovrani vogliono fare politica, ciò li disturba, occorrerebbero solo persone che fanno di professione i politici (sempre i soliti ma mascherati) e non i comuni cittadini a far politica. Hanno paura, non vogliono che si entri nella sala delle poltrone e iniziare a controllare. Insomma gira che ti rigira solamente ed eternamente loro.

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