Il "caso volley" a Catania

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Catania, culla della pallavolo, prova a tornare in alto, e per farlo decide di inseguire un progetto comune. Sei storiche società pallavolistiche del panorama etneo (Roomy Club, Cus Catania, Volley School, Volley Valley, Atletico Volley Trecastagni e Discobolo Volley) decidono di creare un Consorzio e di mettere insieme le proprie esperienze oltre a un enorme numero di persone coinvolte (più di 1.100 fra giocatori, tecnici, dirigenti) per sviluppare un nuovo asset management del volley catanese. Partiranno dalla C, ma soprattutto da un settore giovanile all’avanguardia. La mission nell’immediato è la creazione di una base solida. L’obiettivo a largo spettro è di crescere con costanza per riuscire, partendo proprio dai giovanissimi, a riportare negli anni il volley che conta alle pendici dell’Etna e per non renderlo un semplice episodio, ma una costante. Lunedì 23 aprile alle 18 allo Sheraton Hotel (Cannizzaro – Aci Castello) la presentazione del progetto.

“Sarà un progetto innovativo – spiega il presidente del Consorzio, Marco Emanuele Cutore – che ha come obiettivo quello di mettersi al servizio della pallavolo catanese, e non il contrario, per dare nuovo slancio a questo bellissimo sport, con un’attenzione assoluta e prioritaria ai giovani talenti locali”.

Interverranno alla conferenza stampa, il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, il presidente del Consorzio Marco Emanuele Cutore, il direttore generale Giovanni Barbagallo oltre al presidente regionale della Fipav Enzo Falzone e al presidente del Cus Catania Luca Di Mauro. Presenti anche esponenti del Coni. Interverranno dirigenti sportivi di tutta la Sicilia e imprenditori sensibili alla causa.

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