Perugia, arrestati gli assassini di Luca Rosi

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Sono stati arrestati oggi, al confine con la Slovenia, due presunti responsabili di una serie di rapine in villa, una delle quali a Ramazzano ha portato alla brutale uccisione di Luca Rosi, bancario 38enne intervenuto in difesa della fidanzata fatta oggetto di pesanti attenzioni da parte di uno dei rapinatori, che voleva probabilmente usarle violenza.

I due arrestati sono Iulian Ghiorgita e Rosu Aurel, di nazionalità romena, rientravano in Italia dopo un breve periodo trascorso in Romania. Ancora da appurare se erano fuggiti in Romania, o se, più semplicemente erano ritornati in patria e ora facevano ritorno in Italia. Magari per compiere altre rapine. Determinante per la loro cattura la testimonianza di una donna, sempre di origini romene, che i Carabinieri da giorni pedinavano.

I due, già il 3 febbraio scorso, in un’altra loro rapina a Resina (Pg) avevano violentato una donna di 54 anni, minacciando con l’arma anche il nipotino di lei di pochi anni di età. Per questa rapina era già stato fermato nei giorni scorsi Catalin Simonescu, di 27, considerato il basista della rapina. E investigando sui contatti di lui si è arrivati alla donna, poi pedinata dai Carabinieri, che ha consentito l’arresto dei due feroci assassini stamane. A inchiodare uno dei due, Iulian Ghiorgita, anche una traccia ematica su una scarpa persa durante la fuga in un’altra rapina a Bastia Umbra. Traccia ematica il cui dna coincide con quello dell’imputato.

L’arresto infine a Gorizia, questa mattina. I militari del ROS coadiuvati dal Nucleo RadioMobile hanno fermato il pullman che li riportava in Italia. I due, compreso di non aver via di scampo, si sono arresi.

I Carabinieri, durante la conferenza stampa che annunciava l’operazione, hanno chiarito che i due romeni fermati a Gorizia sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Perugia per l’omicidio di Rosi e per la rapina con stupro di Resina. Si cerca ora un ultimo indiziato, ma il cerchio attorno a lui si stringe sempre di più.

La famiglia di Luca Rosi, apprende con soddisfazione degli arresti, anche se -pur con profondo riconoscimento verso il lavoro degli investigatori- rimane dentro un dolore che probabilmente neanche il tempo potrà mai cancellare.

Luigi Asero

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