L'Aquila. Studentessa gravemente ferita, è stata stuprata. Militare indagato.

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Una studentessa è stata stuprata e ritrovata nella notte tra sabato e domenica scorsi in gravi condizioni all’uscita di una discoteca a Pizzoli in provincia de L’Aquila. La giovane, 23 enne, originaria di Tivoli, è stata trovata riversa a terra, intorno alle 3.30 della notte, abbandonata seminuda sulla neve, ferita in più parti del corpo e con una grave emorragia in atto dal titolare della stessa discoteca che l’ha subito soccorsa, facendosi aiutare da uno dei buttafuori. Immediata la chiamata fatta dallo stesso titolare al 118 e ai Carabinieri. I sanitari, subito intervenuti hanno faticato non poco per stabilizzare le condizioni della giovane, disponendone l’immediato ricovero presso l’ospedale civile. I medici hanno dovuto operarla per suturare le ferite provocate con la violenza carnale. Con lei ora ci sono i genitori, un’amica di Tivoli e una psicologa.

La violenza sarebbe avvenuta fuori dalla discoteca Guernica, dopo le 3, quando la festa all’interno era ancora in corso con la partecipazione di un’ottantina di persone. La giovane è stata però trovata più tardi, sul retro del locale, dal titolare, che ha chiamato i soccorsi e i carabinieri. Luigi Marronaro, titolare della discoteca, spiega ai carabinieri quegli attimi tremendi: “avevamo appena chiuso, sono uscito e ho visto la ragazza svenuta, così ho chiamato il 118 ed è stata portata in ospedale, poi sono arrivati i Carabinieri per i rilievi“. Al momento non si sa se si sia trattato di uno stupro di gruppo o di una violenza di una sola persona.

Sembrava morta. Mi sono preso un grande spavento. Abbiamo cercato di rianimarla senza riuscirci e poi di beccare il responsabile subito“. Marronaro, secondo il suo racconto, rimane vicino alla ragazza; il buttafuori gira intorno al locale, notando un giovane con gli abiti macchiati di sangue. Lo ha avvicinato, gli ha chiesto cosa facesse lì e lo ha invitato ad aspettare l’arrivo dei carabinieri che, successivamente, ha seguito in caserma per essere ascoltato. “Era vestito normalmente ma ci ha detto di essere un militare di fuori, in servizio all’Aquila. Ha aggiunto che la mattina dopo sarebbe dovuto andare al lavoro“.

I Carabinieri hanno verificato che il giovane è un militare del reggimento di artiglieria terrestre Acqui di stanza all’Aquila. Il militare era in discoteca con altri due commilitoni ascoltati anche lui dagli inquirenti. Che nega lo stupro e si difende riferendo che la giovane fosse “consenziente”. La sua versione dovrà essere confrontata con quanto dice la vittima e con gli esami tecnico scientifici.

La vicenda presenta aspetti ancora da chiarire, per questo nel corso della giornata da parte degli investigatori ha prevalso la cautela. Almeno una quindicina le persone, tra cui gestore del locale, barista, buttafuori e giovani clienti, sentite finora dai carabinieri. Nei suoi confronti non sono stati finora adottati provvedimenti, attesi comunque nel volgere di poche ore.

Luigi Asero

 

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