Allora come oggi le guerre per conquistare leadership

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Tutti gli sconvolgimenti  geopolitici costano moneta e tante, troppe vite umane

E concludiamo, per raccordarci con gli attuali avvenimenti che stanno mutando il quadro geopolitico dell’area rivierasca del Mediterraneo, con una significativa pagina tratta dal libro di Riccardo De Sanctis, “Delitto al potere” Samonà e Savelli, editori), dove si danno precise indicazioni sul perché dell’ultimo viaggio di Enrico Mattei in Sicilia: Mattei l’ultima notte che trascorse al Motel Agip di Gela dormì vestito. La cosa fu notata da molti. Fu visto in giro prestissimo e con i vestiti spiegazzati di chi si è adagiato su di un letto senza spogliarsi. Quella notte al Motel Agip ci fu del “movimento”. Secondo la testimonianza di una persona che è stata molto vicina al presidente dell’Eni, Mattei quella notte non andò a dormire affatto. Soltanto verso le sei del mattino

si stese per qualche minuto sul letto della sua stanza. Quella notte, a quanto ci è stato riferito, Mattei si incontrò con degli alti esponenti del mondo arabo, un egiziano, un dirigente del FLN algerino, un rappresentante del governo di Tunisi e un uomo di fiducia del primo ministro e ministro degli esteri della Libia Abdul Majid Koobar.

Quella riunione era stata tenuta segretissima ed era il reale scopo della visita in Sicilia. Il fine  dell’incontro sarebbe stato quello di perfezionare un accordo per un colpo di Stato in Libia contro re Idris (colpo di Stato realmente verificatosi alcuni anni dopo ad opera di Gheddafi). Mattei avrebbe fornito il finanziamento necessario in cambio dell’esclusiva del diritto di ricerca e di sfruttamento del petrolio nel territorio libico, che in quel momento era monopolio americano. Al collaboratore del ministro della Libia, quella notte Mattei avrebbe versato cinquecento milioni come acconto su una somma di tre miliardi e mezzo, cifra pattuita quale costo necessario per rovesciare re Idris e instaurare una repubblica di tipo nasseriano

Senza andare oltre. Il protagonista degli avvenimenti di quegli anni e dei fatti che stiamo vivendo, è sempre uno: il petrolio.

Salvo Barbagallo

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